L’ex direttore televisivo messicano Mauricio Clark ha suscitato grandi polemiche nelle ultime settimane, dopo aver assicurato che la comunità Lgbt che ha conosciuto quando era gay offre solo “orge e droghe”.
Ricordando ai suoi ascoltatori in giro per il mondo, dove si reca per portare la sua testimonianza di ex gay, che sa di cosa parlare per averlo vissuto, ha chiesto di “rialzarsi con l’aiuto di Cristo” per non “finire come era finito lui”.
Mauricio Clark è stato sia omosessuale che tossicodipendente. Ma adesso ha spiegato che da quando si è rifugiato nella religione cattolica per superare le sue dipendenze, anche il suo orientamento sessuale omosessuale è “rimasto nel passato” ed ha riscoperto la sua “naturale eterosessualità”.
In uno dei suoi ultimi post su Twitter, Mauricio Clark ha avvertito del consumo di droga che si fa nelle comunità Lgbt che lui ha conosciuto ed ha assicurato che ci sarebbe “un maggiore consumo di droghe nell’ambiente gay”.
Per le sue critiche all’omosessualità praticata Clark è diventato un bersaglio della comunità gay che epiteta i suoi commenti commenti “omofobi”.
“A coloro che mi attaccano dicendo che il mio cervello si è sciolto, rispondo che sono felice di sapere che sto contribuendo a smuovere qualcosa nelle loro vite”.
Dopo il gay Pride a Città del Messico, l’ex gay ha utilizzato Twitter per spiegare che il rispetto per i gay va chiesto “con dignità”. “Se vuoi essere rispettato marcia con dignità, mostrando valori e principi”, ha scritto.
Il mass mediologo messicano ha annunciato che presto organizzerà una marcia di “ex gay” per testimoniare la loro esperienza. “In Messico quel giorno molti si renderanno conto che grazie a Dio si può ricevere un aiuto terapeutico e lasciarsi alle spalle la vita omosessuale”, ha scritto Clark.
Le dichiarazioni del giornalista lo hanno portato a subire attacchi molto pesanti sia in televisione che sui social network. Attacchi che aumenteranno dopo queste ultime sue dichiarazioni sulle orge e le droghe nel mondo lgbt che ha conosciuto.