Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale gioiello di San Giovanni Rotondo, opera fortissimamente voluta da Padre Pio, ha compiuto sessanta anni, (venne fondata il 5 Maggio 1956) ma non li dimostra. Una perla di funzionalità e di efficienza che si coniugano con le capacità e il senso di umanità di chi vi lavora al servizio dei malati, roba da fare invidia ai più famosi colossi della sanità, gestito con criteri professionali e all’ avanguardia: il modo migliore per onorare il fondatore. Ne parliamo con il professor Michele Mirabella, devoto di Padre Pio e soprattutto conduttore della fortunata rubrica Elisir sulla salute.
Professor Mirabella, la Casa Solievo della Sofferenza sorta il 5 Maggio 1956 sta per compiere 60 anni, che cosa possiamo dire?
” Intanto auguri . Si tratta certamente di una realtà fondamentale nella sanità non solo del Sud Italia, ma nazionale. Nonostante i sessanta anni, dimostra freschezza e voglia di andare avanti, sempre, e di migliorarsi, con enormi capacità e potenzialità. Possiamo dire senza paura e senza offendere Padre Pio, che l’ospedale è stato il più grande suo miracolo”.
In che senso?
” Nel senso che, lasciando da parte, i miracoli risaputi e famosi, cioè quelli di appartenenza all’ aspetto strettamente religioso, Padre Pio nella sua esistenza ha dimostrato una grande versatilità sociale. Non fu solo uomo di preghiera, cosa che è importante, ma seppe mettere in pratica nella vita concreta il Vangelo con opere e l’ Ospedale fu una di queste. Il Rosario e le giaculatorie vanno sicuramente bene, ma siano unite alla necessità e volontà di aiutare chi soffre e Padre Pio lo ha fatto egregiamente”.
Padre Pio volle un ospedale a misura di uomo e anche all’ avanguardia nelle sua potenzialità e professionalità..
” Furono i suoi due postulati: vicinanza all’ uomo che soffre, specie se povero, e ricerca delle eccellenze in grado di raggiungere i risultati. Anche da questo punto di vista, Padre Pio fu immenso. A quel tempo, rispetto ad oggi, ebbe una piccola fortuna: la sanità non era appetito dei politici e non giravano mazzette. Quella clinica portò su quella landa un tempo brulla e desolata una opera di eccellente livello che aiuta non solo la Puglia e il Gargano, ma tutto il Sud eliminando o contenendo quegli odiosi viaggi della speranza verso il Nord, tanto avvilenti”.
Lei è devoto di Padre Pio, vero?
” Lo sono da credente. Ne ho sempre apprezzato la rettitudine e persino la sua sana scontrosità. Anzi quel suo essere apparentemente schivo lo rende ancor più grande”.
Bruno Volpe