Il vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence il 6 giugno scorso ha parlato, presso il Marriott Marquis di Washington, della sua educazione in occasione del National Catholic Prayer Breakfast. Pence, che è nato e cresciuto cattolico prima di aderire alla Chiesa evangelica, ha detto che la sua educazione cattolica ha contribuito a metterlo sulla strada giusta ed ha raccontato un po’ del suo passato.
«Sono figlio di due cattolici americani devoti e nipote omonimo di un immigrato irlandese e della sua splendida moglie», ha detto Pence. «Gli inni e le liturgie della Chiesa cattolica sono gli inni della mia giovinezza». Da «ragazzo cresciuto in una piccola città nel sud dell’Indiana», ha detto Pence, vi voglio dire che «la mia fede cattolica ha dato un fondamento eterno alla mia vita».
Pence, che ha studiato otto anni in una scuola cattolica, ricorda tra le risate suor Rachele che gli provoca ancora per la sua serietà «un brivido lungo la schiena». Mi ha dato «una straordinaria educazione cattolica» e «quelle basi continuano a servirmi e informarmi ogni giorno». «Mentre il cammino di fede di me e della mia famiglia ci ha portati in una direzione diversa» ha detto Pence, «voglio che sappiate quanto ho a cuore la mia educazione cattolica e quanto amo la Chiesa».
«Ho appena partecipato alla messa cattolica con mia mamma a Chicago», ha svelato Pence, «il cattolicesimo è tessuto in profondità nella vita americana» e «da vitalità e vivacità a coloro che al cattolicesimo si ispirano». «La comunità cattolica in America ha fatto un’enorme differenza nella vita di questa nazione. E in questo momento vi esorto a continuare a stare in piedi, di parlare, di continuare ad essere quella voce per chi non ha voce che la chiesa è sempre stata nella sua storia, continuare ad essere le mani e i piedi del nostro Salvatore, raggiungendo tutti con l’amore e la compassione, abbracciando la dignità di tutte le persone di ogni provenienza e di ogni esperienza. Vi esorto a continuare a fare le stesse cose che celebriamo per il cambiamento che questa nazione ha tanto bisogno, un cambiamento per un’America più sicura, un’America più prospera, un’America in piedi, che porta avanti i suoi valori e i suoi ideali con i nostri alleati e contro i nostri nemici».
Il vicepresidente Pence ha concluso dicendo: «vi chiedo di fare una cosa che so che gli uomini e le donne di fede cattolica in questo paese fanno estremamente bene: inginocchiarsi e pregare. In questi tempi difficili, vi incoraggio a trovare ogni giorno del tempo per pregare. Spesso la gente si avvicina al Presidente e dice “Sto pregando per te”. Vi incoraggio a raddoppiare i vostri sforzi e pregare per questo paese. Pregate con fiducia».
Matteo Orlando