Quando Benedetto XVI si è dimesso nella primavera del 2013, “sembrava a lui, così come a me – lo confesso qui – che gli mancassero solo pochi mesi, ma non otto anni”, ha dichiarato monsignor Georg Gänswein, segretario. del pontefice emerito, durante un congresso di psichiatria austriaca. Lo riporta il periodico tedesco Die Tagespost nell’edizione dell’1 aprile 2021.
Inaspettato relatore ad un congresso organizzato dall’Istituto di Religione in Psichiatria e Psicoterapia, istituzione austriaca, Mons. Gänswein ha confidato il rapporto filiale che ha intrattenuto, dalla morte del padre, con il pontefice emerito. Si è rallegrato della “sempre maggiore vicinanza” che lo unisce a Benedetto XVI, soprattutto quando pregano insieme il Rosario nei giardini vaticani.
Il tedesco non si aspettava di rimanere così a lungo nel monastero Mater Ecclesiae. “Tutto ha preso una piega diversa”, ammette colui che assiste ogni giorno il pontefice 93enne.
Il prefetto della Casa Pontificia ha anche detto che Benedetto XVI – vaccinato lo scorso gennaio – è stato poco colpito personalmente dai vincoli sanitari legati all’attuale situazione pandemica. “È quasi come se Papa Benedetto, con le sue dimissioni otto anni fa, avesse, per così dire, deciso un contenimento sperimentale per noi”, ha detto.