” Chiesa subordinata al potere politico. Comunione nella mano protestante”: gli affondo in questa intervista che ci ha rilasciato di Monsignor Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara Comacchio.
Eccellenza Negri. Partiamo dalla comunione. Qual è il modo migliore per amministrare questo sacramento?
“La rimando ad un interessante e completo libro dell’ ottimo sacerdote di San Marino, don Bortoli”.
Va bene. Ma lo dica lei…
“La tradizione della Chiesa, alla quale non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo rinunciare ci dice che questo sacramento tanto importante e centrale, va amministrato e preso con la deferenza che merita. Io sono per il rispetto della tradizione e dunque ritengo che vada data in bocca”.
Però ora la amministrano sulla mano…
“Questa pratica, sulla mano, è nata nel corso dei secoli come una speciale e diffusa in alcune regioni per casi singoli. Ora è vigente in Italia, almeno così spiegano, per la pandemia. Teoricamente è un fatto occasionale. vedremo se sarà così”.
Qualcuno afferma che sulla mano è sacrilega…
“Sono contrario ad affermazioni del genere che reputo scomposte, usando vocaboli simili si cade nel torto. Magari la metterei su un altro piano e direi che questa maniera è filo protestante o addirittura protestante questo certamente sì”.
Durante il periodo della pandemia la Chiesa italiana ha accettato la normativa dello Stato Italiano. Che cosa ne pensa?
“Che non è normale. Ha accettato tutto senza colpo ferire dimenticando quella che è la sua missione e la sua potestà. Mi domando dove sia finita quella Chiesa di Sant’ Ambrogio , libera, capace di cacciare persino l’Imperatore? Adesso si piegata ad ogni indicazione. Il tutto fa perfettamente parte di un criterio e di una mentalità corrotti e di un clero incapace di far valere i suoi diritti e quello che gli compete. Non è ragionevole e normale che la Chiesa si sia piegata in tutto e per tutto allo Stato”.
Cento anni dalla nascita di Giovanni Paolo II. Lei lo ha conosciuto. Che giudizio può dare?
“Un uomo straordinario capace di influenzare il corpo degli eventi della storia. Lo hanno detto tutti i suoi biografi e penso alla caduta del comunismo che si deve prevalentemente a lui”.
Sarebbe stato utile oggi, alla Chiesa, Giovanni Paolo II?
“Mi basta pensare a quello che ha fatto. Non vi pare?”.
Bruno Volpe