“Il risvolto sul piano economico e del lavoro sarà enorme e preoccupante”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato Monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Tempio Ampurias in Sardegna.
Eccellenza, preoccupato dal dopo virus, ammesso che questo avvenga subito?
” Il risvolto a mio avviso sarà pesante specialmente su famiglie e piccole imprese, non è azzardato prevedere un impoverimento generale. Ho la sensazione che il livello di povertà diffusa crescerà”.
Il Papa è stato molto chiaro..
” Bisogna apprezzare le sue parole. Il Santo Padre ha ricordato il grande valore della solidarietà e questo deve avvenire specie da parte dell’ Europa e dei suoi popoli. Chi ha in mano le leve del potere ha il dovere di aiutare chi è in difficoltà e mi riferisco ai poteri forti”.
Note positive..
” La nota positiva è il grande slancio di generosità che abbiamo visto tutti. Però non possiamo andare avanti con la generosità individuale che pur è bella. Occorre un’ attività specifica dello Stato che deve fare la sua parte”.
Cioè?
” Famiglie , piccole imprese, artigiani e partite Iva, hanno il diritto a ripartire. Esiste anche un lavoro sommerso che in questo momento è bloccato e bisogna fare i conti per evitare di scivolare nella povertà”.
Di che cosa ha bisogno la gente?
” La popolazione ha bisogno di gesti chiari, forti e concreti da parte dello Stato, maggior attenzione. Con la sola carità non si va lontano e non si cammina. Bisogna mettersi a lavorare e far ripartire con le dovute cautele, il Paese”.
Bruno Volpe