“Chi ruba negli appalti, ruba a se stesso: meno corruzione nelle opere pubbliche, prevalga il bene comune.” Lo dice in questa intervista a monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, in prima linea duranti gli eventi del terremoto.
Eccellenza D’Ercole in tanti si sono posti gli interrogativi dove era Dio e perchè permette questo…
“Non esiste un perchè a queste domande, che sorgono spontanee e che non possiamo definire ribellione, certamente. Penso che non sia giusto dare risposte teologiche che sarebbero inadeguate al dramma, ma è bene rimanere in silenzio e abbracciare chi è nella tribolazione, un abbraccio ed una carezza valgono molto di più di una bella omelia. Si ricordi però che Dio non manda il male”.
Se Dio è infinitamente misericordioso, come si giustificano questi eventi?
” Il Signore, basta leggere il Vangelo, non ci ha assicurato sulla terra assenza di lutto o tribolazione. Dio infatti non toglie volutamente il male anche se non è lui a mandarlo . Lo permette, e questo è un mistero. Lo permette perchè l’ uomo possa decidere in libertà, Dio non si impone, si propone rispettando la nostra libertà di scelta spesso sbagliata”.
Sbagliata come?
” Detto che Dio volutamente non castiga, bisogna ricordare che spesso è l’ uomo che si ribella per arroganza e crea i presupposti del male. Lo fa quando va o vive contro la natura, quando non ne rispetta le regole, quando non costruisce come sarebbe giusto e secondo la legge. Da questo punto di vista leggo il sisma come un richiamo forte al rispetto delle regole e della natura. Ma accanto al terremoto fenomeno bisogna evidenziare i tanti terremoti spirituali di questo tempo altrettanto gravi”.
Che lezione va tratta?
” Il rispetto delle regole e della natura . E soprattutto un invito alla osservanza della legge. Chi ruba negli appalti ruba prima di tutto a sè stesso, ci sia meno corruzione nelle opere pubbliche e più ricerca del bene comune”.
Lei si è occupato del dopo terremoto a L’ Aquila e ora è in prima linea in questi tragici eventi, insomma il vescovo dei terremotati vicino alla gente…
” Non è motivo di vanto . Io non cerco la popolarità o le copertine. Per un vescovo o un pastore è normale essere vicino a chi soffre, il minimo sindacale. E le ribadisco che qui la miglior linea pastorale è l’ abbraccio, non la teologia o le dotte dispute condite da forbite omelie. Vicinanza e commozione”.
Lei è stato recentemente al meeting di Cl dove è stata coperta una statua della Madonna per paura dei musulmani ,che cosa ne pensa?
” Di Maria un credente non deve vergognarsi mai. Magari quell’episodio è forse stato amplificato troppo. Maria comunque è motivo di unità e mai di divisione. Il vero problema è la fede cristiana debole in Europa, che ormai è anti cristiana e forse pagana. Questi sono i risultati deludenti che rafforzano l’ islam. Non sono i musulmani ad avanzare, ma la nostra fede a cedere nel secolarismo”.
Bruno Volpe
Dio non è responsabile dei terremoti, o dei bambini uccisi a Mosul, o ad Aleppo i in qualsiasi parte del mondo, oppure non vede i bambini malati di cancro che colpa hanno questi angeli innocenti? non si venga a dire che arrivano perché hanno disobbedire alle leggi I terremoti le malattie e altre afflizioni fanno parte della nostra vita, accadono sin da quando milioni di anni fa il mondo si è confermato, si sono estinti tanti esseri animali e non certo perché la voluto Dio. questa è fede umana che crede in quello o in questo. potrei andare avanti per ore a scrivere ma non c’è lo spazio. grazie bisogna avere fede e l’uomo in qualcuno deve credere altrimenti la vita non ha scopo o giustificazione di essere.
Credo che occorra comprendere il motivo principale della venuta di GESÙ sulla terra