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L’usura è una emergenza da non sottovalutare. Un fenomeno che affligge tanti italiani e li riduce alla disperazione. E’ questo il preoccupante quadro emerso di recente dalla Assemblea Ordinaria delle Fondazioni Antiusura, associate alla Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II, presieduta dal coraggioso sacerdote della diocesi Bari- Bitonto Monsignor Alberto D’Urso, che abbiamo intervistato.

Monsignor D’ Urso che cosa spinge nelle mani degli usurai?

” Le cause sono molteplici. Una di esse è la crisi economica e la mancanza di lavoro. Questo specialmente al Sud, ma il fenomeno interessa anche il Nord. Un’ altra causa non meno insidiosa è il gioco di azzardo. Poi occorre riconoscere che non sempre la gente fa il passo secondo la gamba e spende molto più di quanto possa permettersi e si indebita”.

Esiste una relazione tra usura e malavita organizzata?

” Certo. In tempi di crisi e questo lo è, la criminalità organizzata si fa più presente e diventa ancor più arrogante. Per questo è indispensabile educare alla legalità. Non dimentichiamoci che spesso le vittime della usura diventano manovalanza per le organizzazioni criminali”.

Lei parla della necesistà di instaurare un sano rapporto col denaro, che cosa  significa?

”  Capirne il valore. Una della cause del ricorso agli usurai è l’ indebitamento da spese innecessarie. Talvolta si compie per motivi futili il passo più lungo della gamba e si finisce  nelle mani della usura. Per questo abbiamo chiesto a Monsignor Luigi Renna, vescovo di  Cerignola- Aascoli Satriano, ottimo teologo morale, un intervento che parli di questo tema, da pubblicare sul nostro sito. Bisogna instaurare un sapiente rapporto col denaro”.

Sistema bancario e  accesso al credito, vi aspettate di più?

“Oggi non è un rapporto molto facile ed è lecito che le banche facciano di meglio, alla pari della politica. In ognicaso ritengo che la crisi economica  e la carenza di lavoro siano  i motivi più chiari del ricorso alla usura, seguiti dal gioco di azzardo, nella misura del 46, 6 per cento. Da questo punto di vista qualche cosa, anche  a livello governativo e politico, si muove, ma non basta. Diciasette regioni italiana hano legiferato sul gioco di azzardo, ne mancano tre, Sicilia, Calabria e Sardegna”.

La famiglia ha bisogno di sostegno per evitare l’usura?

“La famiglia che è la cellula portante della società ha bisogno di maggior aiuto, ma non lo riceve. E’ sconcertante che subisca una discriminazione legislativa per gli aiuti economici rispetto alle imprese e la materia è da rivedere, mi riferisco all’ art 14 della normativa in materia che per noi ha delle ipotesi di incostituzionalità. Direi che in tema di usura il quadro complessivo è preoccupante”.

Bruno Volpe

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