“Il dissenso nei confronti della dittatura che vorrebbe imporre il pensiero unico, come dello stesso disegno di legge Cirinnà, al nostro interno è chiaro e condiviso”. A ribadirlo è monsignor Nunzio Galantino, segretario generale Cei, in un’intervista ad Aleteia, chiedendo alla politica “un’attenzione alla famiglia perlomeno analoga per intensità a quella che si sta ponendo per realtà assolutamente ‘altre’ dalla famiglia”.
“Ho l’impressione – osserva – che si stia facendo pericolosamente strada una grave forma di strabismo da parte di alcuni settori della politica. Sembra che l’unico problema oggi sia quello dei diritti degli individui che chiedono di unirsi nelle unioni civili o di coloro che, avendo un orientamento sessuale diverso, chiedono stabilizzazione per la loro posizione. Forse bisognerebbe con più forza richiamare al sano realismo delle cose: la nostra società, grazie a Dio, conta e può ancora contare sulla stragrande maggioranza di famiglie fatte di padre, madre e figli” che “hanno il diritto di vedersi al centro dell’impegno politico”. Quello di cui ha bisogno la famiglia, prosegue il segretario Cei, sono “servizi reali, agevolazioni fiscali, conciliazione di tempi famiglia-lavoro”. Definendo “una benedizione del Signore” l’attività dei laici che non hanno bisogno “di vescovi pilota per muoversi”, mons. Galantino chiarisce che “le modalità concrete con cui esprimere la posizione della Chiesa” a difesa della famiglia naturale “possono essere legittimamente diverse”. (SIR)
Ma questo ci prende tutti per il ….?!
http://www.corriere.it/cronache/16_gennaio_13/cei-unioni-civili-giusto-dare-risposte-ma-adozioni-siano-fuori-84af0a6e-b9c1-11e5-b643-f344dc24c117.shtml
Con “Don Nunzio” è sempre una “supercazzola” contnua, ormai lo abbiamo capito. Un giorno dice una cosa, il giorno dopo un’altra, sempre tutto però rigorosamente unito dal carattere del “dire e on dire”, della mancanza assoluta d chiarezza. Sembra che l’unico fine delle sue interviste (oh quanto bene a se ed alla Chiesa se TACESSE!) sia quello, perenne, di stare coi piedi in due staffe. Comunque, dai “report” giornalistici ultimi (v. CorriereSera) il messaggio che passa è: “Unioni civili gay SI; adozioni NO”: il che è un chiarissimo compromesso morale, e CONTRADDICE APERTAMENTE IL MAGISTEO VIGENTE DELLACHIESA CATTOLICA. Sul “Family Day”, invece, è proprio PILATESCO, se ne lava le mani. Quanto basta per me per dire che questi sono FALSI PASTORI e non hanno più nulla di CATTOLICO. Ciechi che guidano altri ciechi, cani muti che non vogliono abbaiare, che non vogliono MAI dire la VERITA’ SMPLICE, E TUTTA INTERA. Sono burocrati ed impiegati, grigi, tiepidi, senza ardore e espressione di un “cattolicesimo” sbiadito, scipito, secolarizzato, che non vuole dare noia e disturbare i manovratori. Che scatole! Non se ne può più di questa gente! E chi ce l’ha voluto, lì alla CEI? Ricordo ancora con indignazione e tristezza l’OSCURAMENTO totale del Family Day del 20 giugno su TV 2000 e su Avvenire (articoletto in 10^ pagina o giù i lì)….Ma lei non c’entra sicuramente niente, e non c’era e, se c’era, dormiva….Perché lei senz’altro risponderebbe: “ma scusate perché non parliamo dei minatori in Perù piuttosto?!”……Sono gli altri, che sono maliziosi, fissati su “unioni civil” e “family day”……Vero, Don Nunzio?