” Non ci sta niente da festeggiare in una unione gay, semmai bisognerebbe esaltare la nascita del decimo figlio in una famiglia”. Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana, monsignor Giancarlo Bregantini vescovo di Campobasso-Bojano.
Eccellenza, l’ Italia è ormai un Paese a natalità nulla o quasi e di fatto vecchio, da che cosa dipende?
” I fattori che determinano questa situazione sono molteplici e concorrenti. Credo che molto derivi da politiche che nel tempo hanno aiutato poco la famiglia e dunque hanno scoraggiato la natalità. Inoltre, pesa non poco un clima culturale non favorevole alla famiglia”.
Partiamo dalla politica…
” Io non faccio discorsi di partito, non accuso questo o quello schieramento. Dico che in genere la politica avrebbe dovuto e potuto fare di più, molto”.
Che cosa?
” Dare aiuti concreti e strutturali alla famiglie e non a pioggia. Penso, per esempio, a sussidi per le famiglie numerose, ad un aggiustamento fiscale in ragione del numero dei componenti e dei figli. Non è giusto che gli sposi vedano l’ arrivo di un bimbo quasi come una minaccia o ragione di ansia e preoccupazione. In Francia dove i governi hanno incentivato la famiglia, si è registrata una inversione di tendenza sulla natalità”.
Lei parla anche di clima culturale, perché?
” Generalmente, e basta leggere gran parte della stampa e vedere cinema e Tv, la famiglia è banalizzata o ritenuta qualche cosa di superato. Si ha paura del per sempre e delle decisioni definitive e allora si sceglie la convivenza. Anche alcune recenti leggi, penso alla Cirinnà, non aiutano la famiglia”.
Eppure i media con compiacimento hanno dedicato spazio alle prime unioni omosessuali..
” Non ci sta niente da festeggiare o celebrare, semmai bisognerebbe esaltare la nascita del decimo figlio. Io ho rispetto per i diritti individuali delle persone, ma con altrettanta chiarezza dico che non è pensabile di fatto, equiparare la famiglia naturale composta da uomo e donna aperti alla vita alle unioni omosessuali. Ci troviamo davanti ad una sconfitta della civiltà occidentale e alla imposizione di una cultura sbagliata. Valuto gravissimo per esempio che a Torino si sia pensato di fare un assessorato alle famiglie”.
Sulla legge Cirinnà che ruolo hanno avuto i vescovi italiani?
” Avremmo dovuto assumerci le nostre responsabilità con maggior chiarezza, siamo stati troppo prudenti e forse silenziosi”.
Bruno Volpe
Interessante e molto lucida questa intervista a mons. Giancarlo Bregantini.
Ha ragione quando dice che non ci si è assunti la responsabilità, in merito alla legge Cirinna…troppa prudenza e troppo silenzio!
L’ho copiato perché ho condiviso il contenuto. Avrei lasciato più spazio a Mons. Bregantini, mio Vescovo nella Diocesi Locri-Gerace (conservo l’ingresso e la cerimonia di insediamento -Tre ore di video- che gli ho dedicato in un documentario su una TV privata e che credo ancora conserverà). Parlare di “famiglia” è sempre poco. Se ne parla sempre meno se non per populismo. Ad un commento su FB proprio sul tuo articolo ho risposto che i miei genitori (uomo e donna: Pasquale e Caterina, hanno messo al mondo otto figli (io sono il terzo); oggi? Ci prestiamo una decina…… Auguri e buon lavoro.