“L’Europa ha più paura della fede che dell’ateismo”: ecco l’affondo in questa intervista a La Fede Quotidiana di Monsignor Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara- Comacchio.
Eccellenza, qualche tempo fa il vescovo polacco Pieronek ha detto che l’islam avanza in Europa non tanto per suo merito, quanto per un continentela cui fede è ammorbidita e torpida. Condivide?
“Conosco e stimo monsignor Pieronek e tutto sommato la sua analisi è condivisibile. L’Europa, ma tantovale per l’Occidente in genere, vive una crisi di identità abbastanza evidente. Questo contribuisce al risultato di cui ha parlato monsignor Pieronek. In questo momento storico sembra che l’Europa abbia più paura della fede che dell’ateismo. E’ la risultante, non bella, della identità post moderna . Ritengo che sia importante recuperare in fretta l’identità vera e le radici dell’Europa”.
In Italia arrivano moltissimi migranti. Da qualche parte di parla di invasione, è corretto?
“I dati degli sbarchi sono sotto gli occhi di tutti. Ogni giorno sulle nostre coste sbarcano tantissimi migranti. Il mio pensiero va alla realtà di Pozzallo e davvero mi viene tanta compassione. Penso che il problema immigrazione, che è serio, vada affrontato con senso di sano realismo ed anche generosità, quella che l’Italia e gli italiani dimostrano ogni giorno salvando tante vite nel mare. In quanto alla solidarietà e alla carità, non bisogna fare graduatorie o preferenze tra bisognosi e dunque occorre aiutare sia i migranti che gli italiani in difficoltà, con lo stesso slancio”.
Principi non negoziabili. Si parla tanto di suicidio assistito, i tribunali omologano nozze gay. Pensa che su questi la Chiesa oggi parli a sufficienza?
“Sui principi non negoziabili come difesa della vita, famiglia, dottrina sociale, la Chiesa dovrebbe fare quello che ha fatto sino a qualche anno fa. Oggi la Chiesa sembra protesa maggiormente all’assistenzialismo. Assistenzialismo e principi non negoziabili non vanno messi in contrapposizione, anzi. Non si tratta di categorie contrapposte, mapossono e devono coesistere armoniosamente”.
Alcuni organi di stampa hanno riportato che a suo parere dietro la rinuncia di Papa Ratzinger ci sarebbero pressioni di Obama.
“Io non ho mai detto questo e basta leggere il testo completo delle mie dichiarazioni. Ho solo preso lo spunto da recenti notizie di cronaca che arrivano dagli Usa, in particolare quanto pubblicato da Wikileaks e ho ricordato che su quell’episodio sarebbe opportuno verificare, cosa peraltro invocata da cattolici degli Stati Uniti”.
Bruno Volpe