“La povertà aiuta la mafia”. E’ la denuncia, in questa intervista che ci ha dato, di Monsignor Giuseppe Malandrino, vescovo emerito di Noto in Sicilia.
Eccellenza, teme maggiormente il virus o le sue conseguenze?
Tutti e due.I punti interrogativi sono molti ed è inutile negarlo oggi. Il virus ci ha mostrato come siamo impotenti davanti alle cose che ci arrivano, anche se ci crediamo onnipotenti, in grado di fare tutto da soli e persino a meno di Dio”.
Possiamo leggere questo evento come un ammonimento?
” Mai però castigo, visto che Dio vuole il nostro bene e non il male. Dio non è Giove che lancia fulmini e saette. Però possiamo tranquillamente dire che Dio usa o permette il male a fin di bene, per farci capire, nel rispetto del nostro libero arbitrio, che abbiamo sbagliato. Ci dice: avete visto quello che avete combinato? Cambiate rotta”.
Può essere frutto del demonio?
” Non lo escluso, quando ci sta la morte che è la negazione del bene e della vita, è possibile che ci sia Satana. Lui gode quando per invidia a Dio, quando l’ uomo soffre”.
Teme che la crisi di Covid 19 possa portare povertà?
” Io sono preoccupato seriamente non per la ricadute, ma per la per la caduta generale del tessuto sociale, specialmente in zone povere e depresse. Ho paura della fame che si aggrava. C’ è gente che già non sa come mettere pranzo con la cena. I volontari fanno quanto possono, ora anche la politica faccia la sua parte con cose concrete, fatti. Indubbiamente chi governa va capito per la gravità della situazione del tutto inaspettata. Sarei maggiormente sereno se l’ Europa istituzione si mostrasse maggiormente solidale pesando meno ai singoli interessi, e non è la prima volta che sembrano prevalere le spinte singole. A mio avviso è bene fare un piano Marshall per l’ economia e specialmente per le fasce deboli, distribuendo risorse a chi è nel bisogno”.
La mafia?
“Povertà, bisogno e ristrettezze aiutano la mafia, anzi le mafie, che sanno sempre trovare il modo di realizzare affari. Dove ci sta possibilità di lucro e guadagno, la mafia arriva sempre per prima”.
Bruno Volpe