“Il relativismo ci conduce all’arroganza dell’ amoralità. Accade questo quando pensiamo di sostituire l’Io a Dio”: lo afferma Sua Eccellenza Monsignor Krzysztof Josef Nykiel, vescovo polacco e Reggente della Penitenzieria Apostolica.
Eccellenza, qual è l’ importanza del sacramento della confessione?
” Diciamo che la confessione è una sorta di pulizia dell’ animo dell’uomo, permette la purezza del cuore e ci consente di accostarci degnamente alla infinita misericordia di Dio e gustarla. Dio sa perdonare i nostri peccati, anzi ci aspetta e ci dice che ad un cuore davvero contrito sono perdonati anche i peccati più gravi. Per questo è bene avvicinarci con serenità e fiducia al sacramento della riconciliazione e al confessionale che è la porta della divina misericordia”.
Il Papa da tempo batte su questo…
” Fa benissimo. Il Pontefice ci vuole dire che il cuore di Dio aspetta con pazienza tutti e che nessuno deve sentirsi escluso dalla possibilità del perdono, basta volerlo. Il confessore, dal canto suo, è ministro del sacramento, ma non padrone. Occorre, dunque, avere tenerezza e fare capire che la Chiesa è madre e sorella, sempre piena di carità “.
E’ necessario un buon esame di coscienza?
” Quello non solo è necessario, ma indispensabile. Perchè la confessione sia efficace e valida occorre la reale volontà del penitente a cambiare vita, alla conversione e alla riparazione del danno. La misericordia che mai è distaccata dalla giustizia, ha bisogno del sincero pentimento, della volontà di non tornare a compiere il male e soprattutto la riparazione . Altrimenti non vale”.
Talvolta si sente dire anche da credenti, “non vado a confessarmi davanti al prete, è pur sempre un uomo…”
” Questa è una visione sbagliata ed anche piena di orgoglio insano. Siamo nell’arroganza, un atto di superbia. Penso che questo modo di ragionare, che effettivamente esiste, è figlio del relativismo che ci porta a quella che io chiamo l’arroganza dell’ amoralità. Succede quando l’ uomo pensa di essere onnipotente e di sostituire l’ io a Dio. Prima quando uno commetteva un peccato, se ne vergognava,oggi niente affatto, talvolta ci si vanta persino. E’ quella che amo definire arroganza dell’ amoralità”.
Pensa che si parli a sufficienza del peccato?
” Il più grande peccato è quello di non parlarne o di parlarne poco ed oggi questo spesso succede. Bisogna invece ricordare che lontano da Dio e fuori della Chiesa non esiste salvezza. Inoltre se la misericordia di Dio è infinita, è bene rimarcare che ha sempre bisogno della giustizia”.
Bruno Volpe
“… lontano da Dio e fuori della Chiesa non esiste salvezza …” ovvero “Extra Ecclesiam nulla salus” (san Cipriano)
dunque
1) ebrei, musulmani, buddisti, animisti, sikh, atei, protestanti … si danneranno.
2) ecumenismo e dialogo interreligioso sono opera del demonio.
Gesù Cristo è l’UNICO VERO DIO e SALVATORE.
Confondere tutte le religioni come se fossero tutte uguali,
significa ammettere che un uomo si possa salvare anche senza Gesù.
Non è vero che ogni religione è di per sé buona per salvarsi;
è come mettersi dinanzi a Gesù in Croce è dirgli:
“Perché ti sei fatto uomo?
Perché hai sofferto così tanto?
La tua sofferenza è stata inutile.”
Chi avrebbe il coraggio di dire queste cose a Gesù?
Qualcuno ricordi a papa Bergoglio:
“Andate in tutto il mondo e
proclamate il Vangelo a ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato,
ma chi non crederà SARA’ CONDANNATO!”
(Marco 16,16)
Buona domenica
Viva Cristo Rey! Viva!