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Monsignor Vincenzo Paglia
Monsignor Vincenzo Paglia

“Tutti possono venire, nessuno escluso”. Con queste parole monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha risposto alle domande dei giornalisti, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’ottavo incontro mondiale delle Famiglie in programma a Philadelphia dal 22 al 27 settembre. Interpellato riguardo alla presenza o meno, a Philadelphia, di coppie gay, monsignor Paglia ha risposto: “Seguiamo alla lettera l’Instrumentun Laboris del Sinodo. Tutti possono venire, nessuno escluso”. “E se qualcuno si sente escluso, lascio le 99 pecorelle e lo vado a prendere”, ha aggiunto con una battuta.

“L’intima connessione” tra il meeting negli Usa e il Sinodo, ha precisato monsignor Paglia, “evidentemente non è solo temporale. L’augurio è che l’incontro di Philadelphia e il Sinodo di ottobre possano realmente costruire una stagione ecclesiale e sociale caratterizzata da un rinnovato protagonismo della famiglia. Per questo vogliamo lavorare. Vogliamo che il Vangelo della misericordia sia annunciato nelle grandi città del mondo, soprattutto nei quartieri più poveri e più periferici”. (SIR)

31 pensiero su “Monsignor Paglia: “Incontro mondiale delle famiglie aperto anche a coppie gay””
    1. Gentile signora, al di là delle chiare indicazioni sinodali, sarei lieto di confrontare molte coppie tradizionali con altre, pur costituitesi solo civilmente, fatte da gay. Ne vedremmo delle sorprese. Open Mind, signora mia, provi a riflettere. Anche quelle sono a mio avviso pecorelle e il partecipare ad un incontro, questo o quello, non deve vedere visto come settariamente discriminante, ma come una opportunità per persone alla ricerca di quei valori. E chissà che non ricerchino addirittura meglio.

  1. Questo poi è uno dei campioni assoluti di cerchiobottismo: una settimana benedice il “Family Day” 2015, la settimana dopo la partecipazione delle coppie gay all’Incontro Mondiale delle Famiglie.

  2. Ma cosa diamine c’entrano i gay con le famiglie? Soprattutto, abbiamo davvero bisogno di questo politicamente corretto in salsa clericale per poter far valere le nostre ragioni? Non ho parole, mons. Paglia.

  3. Suppongo che se ha risposto ad una domanda qualcuno gliela avrà fatta: come sempre i giornalisti tirano fuori argomenti “hot” per fare i titoloni sui giornali anche quando oggettivamente non c’entrano!
    Comunque, che vadano pure! Basta che rispettino il contesto in cui si trovano e non si mettano a fare provocazioni o proteste. In quel caso, fuori!

  4. Abbiate pazienza, ma è un meeting dove la Chiesa chiarirà la sua posizione circa la famiglia, perché non dovrebbero poter ascoltare persone che non condividono il nostro punto di vista? Non siamo una setta elitaria, ma una religione di misericordia che proclama l’amore l’uno per l’altro. Sennonché siamo TUTTI figli di Dio, o per caso qualcuno la pensa diversamente? Perché se è così meglio che sappia da subito che professa una fede diversa dal cristianesimo. L’unica via per la pacifica risoluzione dei problemi è l’apertura al dialogo, cosa che in questo caso sta avvenendo. Quindi, a mio avviso, bravo Papa Francesco e il suo “staff”, perché stanno dando segnali forti ad una società che, anche grazie a commenti come quelli precedenti, ci etichetta come omofobi.

    1. E’ meglio passare per “omofobi” -termine che non esiste nella scienza medica ma solo nell’idoelogia delle lobby pro-gay ,al fine di criminalizzare chi non al pensa come loro,n.d.r.- che essere aperti al volere di Satana come pare stia facendo questo tal vescovo Paglia, peraltro, attualemente indagato per associazione a delinquere per aver distratto più di un milione di euro dalla diocesi che reggeva a Casello di Narni.

    2. L’omofobia è una nuova patologia inventata ad arte per etichettare coloro che ritengono che a questo mondo esistano ancora le leggi di natura. Dice un antico detto: Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare e la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per distinguere tra le due.
      La natura umana non si può cambiare e la strada della misericordia è quella che aiuta gli uomini e le donne a distinguere il bene dal male.
      Sodoma e Gomorra non sono la nuova frontiera dell’uomo nuovo, sono il segnale che l’uomo è regredito di duemila anni come se crsto non fosse mai venuto sulla terra e non ci avesse spiegato che si ama il peccatore ma si condanna il peccato perché è contro l’uomo.

    3. Vada a rileggere il primo capitolo della lettera di san paolo ai galati, e poi ne riparliamo della società che ci etichetta come omofobi- Il nostro fine è di piacere a Dio, non agli uomini, dicendo loro quello che gli fa piacere sentirsi dire. Quanto alla religione di misericordia , che proclama l’amore l’uno per l’altro, forse sta confondendo tra amore ed amore . Io preferisco citare Sant’Agostino che diceva ” Dio ama i peccatori, ma odia il peccato ” e continuerò ad amare il mio prossimo ma a chiamare peccato quello che secondo il vangelo, e quindi secondo Gesù. è peccato.

  5. Un santo esorcista potrebbe essere di aiuto al Monsignore in questione perché qui il diavolo è in linea come in troppe attuali situazioni, cosa dovrebbe allarmare è il fatto che il diavolo non prende nemmeno più la precauzione di nascondersi, ora è allo scoperto , lavora alla luce del sole, il lavoro occulto che gli ha permesso di ottenebrare i cervelli e le coscienze ha dato e continua a dare i suoi frutti e ne vediamo ogni giorno le nefaste conseguenze. L’ antidoto all’ottenebramento satanico è uno solo: la Verità senza compromessi che poi è Gesù. Preghiamo in riparazione di questi attacchi alla Verità compiuti da chi ha il compito di annunciarla e difenderla anche a costo della propria vita

  6. Tanto Mons. Paglia che Don Mazzi ai tempi di Benedetto XVI e Giovanni Paolo II non si sarebbero permessi certe uscite. Sono canguri che saltano da un carro all’altro, ma si guardano allo specchio o hanno i cartoni nelle loro abitazioni? Quando celebrano l’Eucarestia e toccano il Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo, che mani sono quelle che lo toccano? Come alla Maddalena, anche per loro, quel ‘Noli me tangere’ dovrebbe essere un monito.

  7. Effetto Bergoglio…….”Chi sono io per giudicare?” Ne vedremo delle belleeeeeee!!!
    Siamo all’apostasia! Questo cosiddetto papa sta distruggendo 2000 anni di chiesa in soli 2 di Papato! Parla, parla e straparla, ma sui cristiani perseguitati e massacrati dal’ Isis……SILENZIO OMERTOSO, zero veglie di preghiere per loro!
    La conseguenza di tutto questo?
    preti e vescovi allo sbando,fedeli confusi, islam che avanza, gay che hanno arruolato nelle loro file, assieme a Repubblica, l’argentino chiacchierino.
    Bah! Ci pensera’ la Madonna di Medugorje……

  8. Ma Mons. Paglia si rende conto di quello che dice? con la parola famiglia i gay non hanno niente a che fare. Se li si vuole accogliere assolutamente non bisogna parlare di famiglia. Se li ricorda lei Mons. il passo evangelico di Sodoma e Gomorra?.

  9. Mons. Paglia si vergogni!
    É Forse in cerca di facili consensi?
    Si dovrebbe piuttosto preoccupare di difendere e proclamare LA VERITA’ e prendere distanza dalle menzogne mediatiche e culturali che vediamo sbandierate in questi giorni.
    Cos’ é questa pagliacciata di aprire alle coppie gay? il demonio ride e gode a sentire i suoi discorsi

  10. Praticamente il Maglia lascierebbe le 99 famiglie regolarmente sposate composte da padre, madre e figli per andare a recuperare una coppia gay perchè la ritiene uguale alle altre,senza VERGOGNARSI DI QUESTA PIU’ CHE DEPLOREVOLE affermazione che a me personalmente FA SEMPLICEMENTE SCHIFO. EVIDENTEMENTE CONFONDE IL SUO CONCETTO DI MISERICORDIA DI DIO CON QUELLO BIBBLICO.
    PRATICAMENTE SIAMO ALLA VIGILIA DEL G R A N D E S C I SM A.

  11. (…ehm….nel passo evangelico, Sodoma e Gomorra saranno trattati meno duramente dei “benpensanti”… Puntualizzazione a parte – per quanto doverosa – sono d’accordo: i gay non hanno niente a che fare con la famiglia, visto che non possono procreare: inseminazioni artificiali e uteri in affitto non cambiano di una virgola la realtà.. semmai la ribadiscono)

  12. Caro Monsignor Vincenzo Paglia,
    Lei rimanga pure con la pecorella sono le 99 pecorelle che lasciano…
    Gesù parla della pecorella smarrita e la va a prendere per portarla sulla via retta e non ha parlato di portare i 99 sulla strada della pecorella perduta.
    Siamo peccatori si – ma non invertiamo le cose a piacimento personale!

      1. Incredibile ma vero… effettivamente l’articolo riporta fedelmente ciò che l’agenzia Sir della CEI ha pubblicato… Che dire…?
        La Torre della Babele contemporanea è più alta che mai, e queste sono le conseguenze… la storia del passato biblico ci insegna cosa stiamo vivendo e cosa ci dobbiamo aspettare: “Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra” (Gn 11,8-9).

        1. Il Signore non ha confuse le lingue, i lavoratori sono diventati sordi, e quindi incapaci di comprendere gli ordini, causa:
          compressione dell’atmosfera da parte del bolide Tifone che danneggiò i timpani
          – alto rumore al passaggio di Tifone che danneggia le cellule ciliari
          Evento verso 2050 AC, con distruzione civiltà egizia, dell’Indo, e migrazione di Adamo dal….. verso….

        2. Caro don Massimo, secondo lei perché io sopra ho commentato con la parola “cerchiobottismo”? Ormai da anni certi personaggi, molti personaggi, troppi personaggi nella Chiesa dicono tutto e il contrario di tutto, forse per piacere un po’ a tutti, forse per un’idea del “dialogo” totalmente errata, forse perché qualcuno fa apposta a creare confusione.

          Eppure è perfettamente possibile parlare in modo aperto, dialogante, ma senza ambiguità, come ad esempio ha fatto mons. Chaput, arcivescovo di Filadelfia:

          http://www.reuters.com/article/2015/06/25/us-pope-gays-idUSKBN0P51JN20150625

          “We don’t want to provide a platform at the meeting for people to lobby for positions contrary to the life of our Church […]”. We hope that everyone feels welcome and certainly people who have experienced same-sex attraction are welcome like everyone else,”

          Come si può capire, _nella stessa intervista_ mons. Chaput ha chiaramente aperto alle persone con tendenze omosessuali, ma ha chiuso ad ogni possibile errata interpretazione (e alle lobby gay). E, non stranamente, tutto il pezzo della Reuters, anche fuori dai virgolettati, è venuto fuori in modo molto chiaro, ribadendo il concetto che la Chiesa accoglie i peccatori, ma contrasta il peccato.

        3. Paglia ha semplicemente detto che le coppie gay possono partecipare all’incontro. Come lo possono gli adulteri, i ladri, gli omicidi. E anche i mentitori. E coloro che bestemmiano. E quelli che hanno fatto e fanno soffrire i propri genitori. Gli accidiosi, gli irascibili. I violenti. Coloro che non amano che sé stessi. Anche coloro che disperano nella salvezza, sono invitati. E le coppie di atei sono le benvenute.

          Paglia non dice affatto che froci e lesbiche, adulteri, omicidi, bugiardi, ladri, violenti, imbelli, ribelli, superbi, infingardi, maligni, pettegoli, dubbiosi, tiepidi, atei e cazzoni vari fanno bene a fare ciò che fanno e ad essere ciò che sono. Anzi, come sacerdote e vescovo invita tutti a venire. Affinché si convertano.

          Che è ciò che da Gesù in poi la Chiesa fa da duemila anni. I cattolici che pensano di essere il paradigma della fedeltà alla Parola di Dio dovrebbero saperlo e dovrebbero, soprattutto, spiegarlo a coloro che non sono così convinti della propria santità, difendendo il papa, i vescovi e i sacerdoti. Invece di aggredire il papa, i vescovi e i sacerdoti.

  13. “Chi non e’ con me e’ contro di me…non esistono compromessi o vie di mezzo,anche se a qualcuno piacerebbe molto.”
    Spero che il Monsignor si ravveda o che si sia sbagliato o che ci sia stato un fraintendimento domanda-risposta…

  14. Paglia indagato per il crack della diocesi di Terni dovrebbe essere rimosso dal tuolo che ricopre indegnamente. Le sue parole valgono nulla, perché sospettato di gravissimi crimini

  15. Sono cinquanta anni che i “Papi” stanno cercando di cambiare la Messa, la Dottrina e la mentalita’ Cattolica, con alcuni tentativi di retromarcia effettuati da un paio di Essi che, purtroppo, oggigiorno, hanno lasciato pochi effetti, se non per la possibilita’ di celebrare la Messa di San Pio V, possibilita’ che stanno cercando di restringere, come insegna il vergognoso trattamento riservato al Venerabile Ordine dei Francescani dell’ Immacolata ed al suo Fondatore P. Stefano M. Manelli, e questi sono i risultati.

  16. Mamma mia! ma dove sono le tante voci ragionevoli, pastorali, caritatevoli, aperti al progresso fatte dalla scienza? Qui leggo soltanto reazioni isteriche. La nostra fede non é contraria alla ragione, e la Chiesa saggiamente fa buon uso delle scienze umane, per meglio applciare la rivelazione divina alle situazioni umane concrete. Bravo monsignor Paglia!

  17. Ricordo soltanto che il raffigurato nella foto grande, ha lasciato, nella sua ex Diocesi, un buco, nei conti, da far paura. In fondo è uno dei promotori della chiesa povera.

    1. Si. E’ proprio così. Il motto “Una Chiesa povera per i poveri” per molti ha un significato esoterico, occulto, e in realtà vuole dire questo: derubare la Chiesa delle sue sostanze, renderla socialmente insignificante, impotente, in sostanza emarginarla, così che non conti più nulla e sia lo zimbello di tutti. Questa è la volontà del diavolo ma… , come canta Maria nel Magnificat, Dio “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili” e continua a farlo, nonostante tutto.

  18. Chi ha riportato questo articolo assomiglia tanto ai suoi colleghi Nuzzi e Fittipaldi. Mettere in cattiva luce uno per colpirne tanti. Per il bene della chiesa naturalmente! Cosa c’è di anomalo nel dire, da cristiani, “nessuno escluso” ? Ah per un tozzo di pane….

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