“Il funerale pubblico di Riina avrebbe potuto trasformarlo in un eroe . Lui il suo inferno lo ho già avuto in terra”. L’ arcivescovo di Monreale (nella cui diocesi siciliana si trova Corleone, paese di Riina), Monsignor Michele Pennisi, spiega in questa intervista che ci ha rilasciato, il motivo per il quale al boss mafioso sono stati negati i pubblici funerali.
Eccellenza Pennisi, quale ragione ha portato a dire no al funerale pubblico?
“Il motivo deriva dal fatto, piuttosto evidente, che Riina è morto da pubblico peccatore e questa categoria di persone, alla luce del diritto canonico, non può ricevere quel tipo di messa esequiale. Non è cattiveria, ma solo la giusta necessità di evitare uno scandalo”.
Perchè scandalo?
” Come le dicevo, tutti conoscono chi è stato Riina in vita. Inoltre la sua qualità di pubblico peccatore è notoria, parlano processi e condanne. A tutto questo, aggiungiamo che, con smisurato orgoglio, non si è mai pentito del suo passato”.
Che cosa avrebbe potuto diventare sul piano pratico un pubblico funerale di Riina a Corleone?
“La prova diretta non esiste, ma non è azzardato pensare che avrebbe potuto trasformarlo in eroe, scatenando morbosa curiosità. Penso a possibili battimani al passaggio del feretro o ai negozi chiusi. Meglio evitare, dunque”.
La Chiesa, tuttavia, non nega la preghiera a nessun defunto..
” Infatti è così. Bisogna pregare per tutti, anche per l’ anima di Riina, forse maggiormente. La Chiesa questo lo fa. Ogni cristiano deve nutrire pietà e rispetto per il defunto, anche se si chiama Riina. Del resto, lui il suo inferno già lo ha avuto in terra, e basta vedere gli anni di carcere o la latitanza”.
Qualcuno pensa che i media abbiamo dedicato troppo spazio e tempo alla morte del boss..
” Per me se ne è parlato eccessivamente e come dicevo, esiste il rischio di mitizzarlo. Inoltre mi piace sottolineare che il paese di Corleone non è la città di Riina, ma una cittadina abitata da tanta gente onesta e perbene, stanca di questo accostamento. Sarebbe bene ricordare Corleone non per Riina, ma per aver dato i natali a due santi”.
Un discutibile post della figlia di Riina, invitava al silenzio…
” Se il silenzio richiesto è ricerca di rispetto per la morte, sono d’accordo. Ma se è un invito alla omertà allora dico di no. Mi pare un gesto ambiguo”.
Che succederà dopo la morte di Riina?
” Morto lui, non escludo che la mafia sia disposta a cambiare, a discutere della sua successione. Vedremo”.
Bruno Volpe
Il Monsignore non si preoccupi,ci pensano alcuni parroci a ‘riabilitare’ la povera anima….