“Medjugorje? Non è un inganno. Amoris Laetitia, la prassi pastorale non può modificare la dottrina. Legittimo avanzare Dubia.” Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana il vescovo polacco Monsignor Tadeusz Pieronek, già segretario della Conferenza Episcopale della Polonia.
Eccellenza Pieronek, Papa Francesco ha da poco nominato quale suo inviato a Medjugorje l’ arcivescovo di Varsavia- Praga Monsignor Hoser prelato considerato molto consevatore e devoto a Giovanni Paolo II. Perchè?
“Non conosco i progetti del Papa che agisce per il bene della Chiesa. Ma conosco Hoser che è un ex medico, e soprattutto persona brava e preparata. In quanto al giudizio di conservatore secondo me di questi tempi non è cosa cattiva, anzi è un complimento: conservatore vuol dire credente. Oggi bisogna essere consevatori per difendere la fede e proteggerla da correnti contrarie. Magari questo non sta bene ai laicisti che ormai non credono più in Dio e vivono come se non esistesse, lo vediamo da certe teorie e leggi che urtano contro la legge naturale e quella di Dio”.
La Chiesa polacca generalmente non ha una posizione negativa, anzi, su Medjugorje..
” Generalizzare non è buono, certamente la Polonia è terra di grande devozione mariana e possiamo affermare che la Chiesa di questo paese non è prevenuta su Madjugorje. Io stesso ci sono andato sia pure in forma privata. Lo trovo un luogo di conversione, lo riscontriamo dai frutti e dai frutti si valuta un albero. Non credo, come è stato detto, che sia un inganno. In quanto a San Giovanni Paolo II non sono in grado di confermare suoi giudizi entusiasti, tuttavia non gli ho mai sentito pronunciare opinioni negative su Medjugorje”.
Lei è un teologo. Possibile dare la comunione al divorziato risposato civilmente?
” La mia risposta è no. Il divorziato risposato civilmente non può accedere alla comunione in quanto vive in una situazione irregolare. Questo fa parte dei precetti della Chiesa da sempre. E’ vero che la comunione è medicina per l’ anima, ma solo nelle condizioni ammesse e previste dalla Chiesa che è stata ed è netta. Esiste un libro, Didakè che dice con certezza chi ha diritto e chi no alla comunione, chi è degno e chi no, basta questo. La misericordia, doverosa, non può derogare alla giustizia”.
Vi è un gran dibattito su Amoris Laetitia…
” Bisogna sempre rispettare il Papa il quale viene da una cultura e da una sensibilità pastorale diverse dalle nostre di europei . Però, la pastorale, che è dettata da una sincera cura verso i fratelli che vivono nella difficoltà come i divorziati, non può mai andare contro la dottrina, la Parola e la Tradizione. Insomma, la dottrina non cambia e non può essere modificata dalla pastorale. In quanto alla incertezza applicativa che si è determianata, questo dato è innegabile. Si sta determinando una certa non omogeneità applicativa. Personalmente ho le idee chiare tuttavia ritengo che avanzare richiesta di chiarimenti come hanno fatto i cardinali, è legittimo, appartiene alla consolidata prassi della Chiesa e non ci sta nulla per cui scandalizzarsi o indignarsi. Ed è altrettanto bene per il bene della Chiesa che si dia una risposta”.
Bruno Volpe
Caro direttore ,lei che ha la possibilità di intervistare gli alti prelati,riporti loro questo mio pensiero,penso condiviso da quanti sono nella difficoltà spirituale di non potersi accostare alla comunione,di rendere piu’ semplice piu’ economico se non del tutto gratuito ,l’annullamento del matrimonio,che contrastino questo fenomeno con l’apertura di questo provvedimento.Purtroppo quello che fanno i sacerdoti è allontanare con il loro comportamento da giudici i figli di DIO dalla chiesa,quando sentono che sei divorziato neanche hanno la carità di ascoltarti,questo nella maggior parte dei casi.Mi piacerebbe tanto poter parlare con uno di loro, rimarrebbero di stucco,con questo atteggiamento non immaginano neppure quanto male fanno.E’ovvio!!! nessuno di noi vorrebbe mai cambiare i comandamenti di nostro Signore,ma loro hanno il potere in terra di semplificare ed elargire annullamenti del vincolo matrimoniale,che lo facciano ,che non ci lascino in questo tormento.La ringrazio vivamente e mi scuso per lo sfogo…..GRAZIE.
Il cardinale parla benissimo, secondo la dottrina della chiesa.