La Fede Quotidiana ha intervistato il vescovo polacco Monsignor Tadeusz Pieronek, già Segretario Generale della influente conferenza episcopale della Polonia, oggi anima critica nei riguardi dei vescovi del suo Paese e dello stesso governo.
Monsignor Pieronek, in Europa esiste da tempo l’ emergenza migranti. Che fare?
” La risposta non è semplice. Io ammiro davvero gli sforzi che fa l’Italia e la sua generosità. L’Italia è lasciata sola davanti a questo problema dall’Europa e dovrebbe invece ricevere maggiori aiuti. Se non ci fossero stati gli italiani, tante vite umane sarebbero morte in mare. Proprio per questo io sono critico verso il governo della mia nazione”.
Perchè?
” Perchè sui migranti segue una linea inaccettabile. Per motivi forse elettorali o di consenso, chi è al governo fa credere che ogni profugo sia automaticamente un terrorista e non è ovviamente così. Non possiamo identificare donne e bambini in questa maniera. Indubbiamente anche nell’accoglienza servono misura e buon senso. Dare ospitalità ed aiuto va bene, tuttavia con senso di ragionevolezza , non è pensabile dire a tutti avanti ci sta posto. E’ anche un problema di capienza”.
In Polonia Radio Maryja di Padre Rydzik ha però posizioni filo governative…
” Lo so. Quella radio fa politica, sono anni che questo succede. Purtroppo non è sottoposta a controllo diocesano”.
Rumors dicono che lei sia molto vicino a Soros…
” Io non lo conosco di persona, è falso. Certamente so bene quello che Soros fa e quanto le sue organizzazioni compiono. Penso che Soros fa anche del bene, ingiusto negarlo. Accanto a queste cose buone, ve ne sono altre meno accettabili”.
Il cattolico può essere massone?
“No .La massoneria è ostile alla Chiesa e ne è la negazione, siamo agli opposti”.
Le piace il documento Amoris Laetitia?
” Non è un cattivo documento. Naturalmente come tutti i testi si presta a critiche ed interpretazioni. Ma non esistono i documenti perfetti . Probabilmente sul capitolo 8 è bene un chiarimento ricordando che il testo va letto in continuazione col Magistero di Giovanni Paolo II. Tuttavia questo chiarimento è solo di competenza del Papa e non dei cardinali. Penso che molti problemi potrebbero essere risolti rendendo maggiormente celere il processo canonico di nullità matrimoniale”.
Il divorziato risposato civilmente può fare la comunione sacramentale?
” No. La comunione è segno di unità e chi non accetta o rinnega il decalogo si mette da solo fuori di questa unità. Per prendere di nuovo la santa comunione, deve tornare a Cristo per davvero. Non possiamo scandalizzare col lassismo sacramentale. Chi è nel peccato grave non può mai fare la comunione”.
Bruno Volpe