“Sarà un viaggio difficile e certamente molto impegnativo, importante e delicato. Un passo in avanti sulla via del dialogo con l’islam.” Lo dice a La Fede Quotidiana Monsignor Piebattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini sulla visita, ormai prossima di Papa Francesco in Egitto.
Eccellenza Pizzaballa, il Papa al Cairo visiterà il principale ateneo sunnita e dunque la più significativa autorità religiosa , qual è la sua valutazione?
“ Credo, anzi ne sono sicuro, che sarà per il suo contenuto, un viaggio difficile ed anche impegnativo da tutti i punti di vista. Forse anche delicato. Per me si tratta di un importante passo in avanti sulla via del dialogo con l’ islam sunnita che pareva interrotto qualche tempo fa. Non possiamo, tuttavia, fare a meno di riconoscere le oggettive difficoltà”.
Cioè?
“ Il Papa, giustamente e con saggezza, cerca di lanciare un ponte con l’ islam e non solo con quella religione. Il confronto con l’ altro, vale per regola generale, non deve farci impressione o paura e l’ altro non sia nemico. Questo dialogo, sempre onesto, non metta paura, ma anzi può e deve diventare motivo di arricchimento e strumento di crescita. Sarebbe ingenuo e poco realistico pensare che una semplice visita possa cancellare di colpo le questioni sul tappeto, ma viene lanciato un segnale incoraggiante “.
Visita insidiosa?
“ Se per insidiosa intendiamo pericolosa, dico di no. Non vedo pericoli particolari sotto il profilo della sicurezza del Papa. Piuttosto è un atto importante e persino necessario. Semmai è una tappa delicata. Il dialogo va sempre perseguito, ma con attenzione ”.
Attenzione a che cosa?
“ Partendo dalla mia esperienza di biblista, dico che le diversità sono un motivo di ricchezza e non di paura. Tuttavia, la ricerca doverosa del dialogo e di quello che unisce rispetto a quanto divide, non deve mai portare a cancellare o annientare le differenze e le singole identità che vanno mantenute. E’ opoprtuno saper educare alla diversità senza per questo rinunciare alle proprie particolarità e pecularità”.
Lei è un biblista di assoluto prestigio. Come leggere la Bibbia?
“ La Bibbia ha formato intere generazioni e tutta la cultura occidentale. Per i credenti è un testo religioso e spirituale, quello fondamentale. Però non è possibile ignorare che la Bibbia è rilevante anche per i non credenti. Tutta la civiltà occidentale, penso alla musica, all’ arte, alla scultura, fa riferimento anche alla Bibbia. E allora, non solo per ragioni religiose, ma persino culturali, va letta, meditata e studiata. Spiace davvero che nel Medio Oriente, definizione che da quelle parti non entusiasma, la Bibbia spesso diventi motivo di tensione e non di incontro”.
Una domanda.. frivola. Lei si chiama Pizzaballa, qualche cosa in comune con il famoso portiere dell’Atalanta la cui figurina Panini era quasi introvabile?
“ E’ un mio lontano pro cugino”.
Bruno Volpe