“Sull’aborto Papa Francesco ha usato parole molto dure, ma giuste.” Lo afferma in questa intervista che ci ha rilasciato monsignor Domenico Sigalini, vescovo emerito di Palestrina.
Eccellenza, il Pontefice ha sostenuto che fare l’ aborto è come ingaggiare un sicario…
” L’espressione sicuramente è forte, persino dura, ma rende la realtà, è giusta. Il vero e grande problema di questo tempo si chiama politicamente corretto: lisciare le orecchie”.
Vale a dire?
“Spesso si evita la parola aborto, si dice interruzione di gravidanza. Non eutanasia, ma dolce morte. Insomma, una serie di vocaboli per cambiare o cercare di cambiare la sostanza delle cose e camuffare la realtà. Ovvero, sia l’ aborto, che l’ eutanasia sono omicidi”.
Torniamo al Papa…
” Sono molto contento che abbia detto quelle cose. Del resto, ne suo Magistero, su tali temi, è stato sempre molto chiaro e netto. Probabilmente chi ha interesse ad oscurare quelle posizioni non vi ha dato il giusto risalto. Tanti accusano il Papa di parlare solo di migranti ed invece davanti a realtà così gravi e drammatiche come l’ aborto, ha parlato senza metafore. Penso che i critici ad oltranza per una volta possano stare sereni”.
Che dire del vocabolo sicario?
” Il sicario è chi uccide a pagamento. Nel caso di specie, chi provoca e favorisce l’ aborto, dunque la morte. Spesso la donna subisce questa determinazione e dobbiamo considerare che non è una scelta facile, anzi risulta drammatica, con le tutte le sue conseguenze devastanti”.
Esiste una prevenzione adeguata?
“No. Da questa angolazione, la legge 194 ha fallito ed ha avuto una pessima applicazione pratica. Chi va ai consultori, al posto di consigli e sostegno, ed aiuto alla maternità, si è sentito rispondere che è meglio interrompere la gravidanza, altrimenti potrebbe venire al mondo un infelice”.
Lo ha detto anche il Papa…
” Dare certi consigli nei consultori è sbagliato. La donna ha bisogno di aiuto e di sostegno. Certe pratiche abortive, specie quando riguardano esseri malati o con malformazioni, che hanno ancor più bisogno di affetto, ci ricordano scelte e pratiche del passato, appartenenti a regimi brutali come quello nazista”.
Aborto, abominevole delitto?
“Lo dice il Magistero della Chiesa che tale è, un omicidio. Attenzione, è abominevole ed orribile il fatto, mai la persona. Bisogna guardare al peccato senza sconti, mai al peccatore. Solo Dio sa scrutare davvero nelle coscienze ed è giudice, noi non possiamo giudicare. Che ne so io di lui o lei?”.
Esiste una deriva anti vita?
” Certo, un modo di pensare che va contro la sacralità della vita umana è evidente, specie quando essa è ritenuta inutile. Nessuna vita è tale agli occhi di Dio”.
Bruno Volpe