” La politica in Italia non si preoccupa troppo della famiglia che è ossatura della società”. Lo dice amaramente in questa intervista a La Fede Quotidiana monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina.
Monsignor Sigalini, in Italia si è da poco tenuto il Fertility Day per segnalare il problema della scarsa natalità. Ha condiviso quella iniziativa?
“Ha avuto certamente il merito di evidenziare che in Italia si fanno pochi figli e questo mi sembra da elogiare. Magari a livello di comunicazione si poteva fare di meglio. Penso tuttavia, che la ragione della bassa natalità sia da ricercare da altre parti”.
Dove?
” La famiglia in Italia è a dir poco trascurata dalla politica che non si preoccupa molto di questa istituzione che pure è la ossatura della società”.
Quali sono le maggiori problematicità?
” Manca il lavoro e questo ritengo che sia un motivo di grande preoccupazione sociale. Quando l’ occupazione si fa un sogno o diventa precaria e regna la provvisorietà, diventa problematico programmare il matrimonio. Le perplessità di tante giovani coppie sono da condividere e comprendere. Se dunque il matrimonio diviene una cosa difficile da progettare, a maggior ragione lo è pianificare una nascita. Un figlio costa e penso con amarezza che un evento lieto come un bambino talvolta diventa motivo di ansia. Lo Stato oggi non protegge le nascite”.
Che cosa si potrebbe fare?
” Penso ad una buona politica fiscale in favore delle famiglie in base al numero dei suoi membri e al reddito, a sussidi per i pannolini e in genere per le spese a favore dei neonati, ritengo necessaria un incentivazione dei servizi quali asili nido e materne e gli stessi trasporti. Inoltre mi piacerebbe segnalare la situazione delle donne”.
Avanti…
” Tante casalinghe svolgono un lavoro gravoso nel silenzio e questo non è valorizzato dallo Stato come sarebbe giusto. La casalinga merita rispetto , sostegno e tutela da ogni punto di vista”.
In tutto questo, gran parte della politica italiana ha corso per l’ approvazione della legge sulle unioni civili..
” Un controsenso. Io non sono contro i diritti individuali delle persone, ma mi pare poco saggio che si lasci in difficoltà la famiglia tradizionale e naturale e ci si muova a tempi record per le unioni civili”.
Bruno Volpe