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“Da vescovo non devo e non ho alcun dovere di denunciare il sacerdote pedofilo, è compito di chi  ha la genitorialità del minore.” Lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato Monsignor Domenico Sigalini, vescovo emerito di Palestrina.

Eccellenza, in Vaticano si è tenuto un summit sugli abusi sessuali di uomini di Chiesa nei confronti dei minori. Che idea ha ricavato?

” Lo giudico molto importante e senza dubbio positivo, il Papa ha fatto bene. Di queste cose e di certi crimini come la pedofilia, è  necessario parlare ed è persino utile che vengano fuori inchieste giornalistiche, quelle serie. Servono alla causa, ben vengano. Però bisogna essere sempre corretti e non mettere in piazza  solo le miserie di qualche uomo di Chiesa.  Sembra, ed è sbagliato, che la sola realtà interessata da questo fenomeno sia la Chiesa cattolica e non è così”.

Il Papa ha scelto di  emanare un Motu Proprio…

” Benissimo, fa bene. Ma su quello che riguarda la denuncia da parte del vescovo, ho la mia idea, nutro riserve”.

Cioè?

” A mio avviso, un vescovo non deve e non ha alcun dovere di denunciare alle autorità civili il sacerdote pedofilo. Esiste già la legge di Dio ed esistono i procedimenti canonici ai quali fare riferimento.  Chi deve provvedere alla denuncia, è chi ha la potestà genitoriale del minore, spetta al padre e alla madre. Semmai io li aiuto di buon grado in questa operazione, li assisto e facilito il compito. Da vescovo ho il dovere di aiutare il prete  a cambiare la sua condotta. Come pastore devo aiutarlo a correggere il suo modo di comportarsi”.

Vale a dire?

” Esiste una legge italiana sugli atti di violenza o pedofilia ai danni dei minore e va rispettata. Come le dicevo, legittimato alla denuncia è chi ha la responsabilità del minore, non il vescovo. Io sono disponibile ad  aiutare e sostenere i genitori”.

Che cosa deve fare il vescovo nei riguardi del prete predatore se i genitori non denunciano?

“Una volta avute notizie certe io li informo. Ma se loro non si attivano, non è compito mio farlo.  Senza dubbio metto quel sacerdote in penitenza e in cura, in modo che non possa più nuocere.”

Intanto è uscito il libro Sodoma…

” E’ una inchiesta pilotata per colpire la Chiesa in modo evidente. E’ giusto aiutare a correggere, ma senza mettere in piazza le miserie. In quanto a quel libro, le ripeto, non è attendibile, perchè accanto al male vi è dentro la Chiesa tanto bene. Ma non se ne parla. Inoltre, da quanto ho  appreso, l’ estensore del libro avrebbe alloggiato in Vaticano e persino in luoghi sensibili. Come ha fatto? “.

Bruno Volpe

6 pensiero su “Monsignor Sigalini: “I vescovi non devono denunciare i sacerdoti pedofili””
  1. Carissimo vescovo chiacchierone. Voi siete stato e resterete un egocentrico cristiano di copertina che da tempo non avete fatto altro che affossare la chiesa mistero. Vi siete sempre saziati del egocentrismo televisivo sputando sentenze ,vuoto di mistero Incapace di salvare la chiesa con la sua fede. Con come quello che avete ricevuto nel momento della vostra elezione a vescovo. Dio e misericordioso si avete ragione. Ma non dimenticatevi che è sopratutto giudice voi avete rinnegato e continuate a rinnegare la chiesa che non è vostra ma di Dio in Cristo Gesù quando un sacerdote scandalizza uno dei piccoli che Gesù ama è meglio che gli venga messa al collo una macina da mulino.voi sarete uno di quei che Dante diceva vedo una cerchia di chieriche nel inferno da tento, ma credo che voi site nel inferno diabolico. Il coraggio di un sacerdote è denunciare. Salvare. Sopratutto con la preghiera . Dio perdoni il male che molti vescovi come voi consegnano la chiesa nelle mani del diavolo, La madonna lo diceva e continua a dirlo. Il diavolo è dentro la chiesa siete voi il diavolo. Caro Sigalini ci siamo incontrati sopratutto vi ho fatto domande senza avere risposta. N.b.

  2. Mons. Sigalini dovrebbe ricordare che Ratzinger invitò a denunciare non solo all’autorità ecclesiastica, ma anche a quella civile.

  3. segnalo solo una cosa, tanto per essere chiaro. mons sigalini non ha detto che non va denunciato, ma che il titolare dell’ azione è il genitore supportato dal vescovo, leggete con attenzione e non fermatevi ai titoli. inoltre il vescovo non ha qualità di pubblico ufficiale e dunque giuridicamente non è tenuto alla denuncia

    1. Chi sa e non denuncia è complice. È un dovere morale, se giri la testa dall’altra parte sei quasi più colpevole dello stesso autore dell’abuso, perché il molestatore DOVREBBE essere malato. Ma d’altronde, sono secoli che la chiesa copre le porcate che fanno i preti, pedofili e non: tra cani, come si dice, non si mordono. Almeno su questo argomento la loro coerenza nel corso dei secoli è rimasta invariata, di questo dobbiamo dargliene atto.

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