In un articolo pubblicato in inglese su LifeSiteNews, monsignor Carlo Maria Viganò, già nunzio apostolico negli Stati Unici, torna ad attaccare il Papa ed il Vaticano.
In particolare, Viganò si scaglia contro il successore del cardinale Becciu, scelto dal pontefice come Sostituto alla Segreteria di Stato, monsignor Edgar Peña Parra, su cui esisterebbe ampia documentazione che proverebbe sue “condotte immorali”.
“Quando arrivò a Roma nel 2018 – scrive Viganò – Peña Parra era già chiacchierato. Un rapporto su di lui indicava la sua condotta immorale: quando io ero delegato papale, mi erano pervenute brutte informazioni su monsignor Peña Parra, che io riferii prontamente all’allora sostituto monsignor Leonardo Sandri. Ne ho già parlato il 2 maggio 2019 al Washington Post, che però ha scelto di omettere quanto da me dichiarato su Peña Parra. Visto che questi rapporti compromettenti sembrano destinati a non essere letti in Vaticano, è opportuno leggere il curriculum vitae che ha portato monsignor Peña Parra alla Segreteria di Stato.”
Viganò prosegue con grande durezza: il giovane Edgar Peña Parra, prima ancora di essere ordinato era noto come omosessuale, al punto che nel febbraio 1985 l’arcivescovo Pérez disse al rettore del seminario Leon Cardenas di avere dei dubbi sul candidato, anche perché questi era stato espulso dal seminario di San Tommaso d’Aquino al suo terzo anno di formazione.” Viganò continua raccontando vari episodi della vita di monsignor Peña Parra , ovviamente tutti da provare. Secondo Viganò le prove sono state occultate, negli anni, da vari nunzi in Venezuela, come Giacinto Berloco (2005-2009), l’attuale segretario di Stato Pietro Parolin (2009-2013) ed Aldo Giordano. A conoscenza dei documenti sarebbero stati anche i cardinali Tarcisio Bertone, Leonardo Sandri, Fernando Filoni e Giovanni Angelo Becciu.
L’intero articolo in inglese può essere letto al seguente link: https://www.lifesitenews.com/opinion/vigano-reveals-details-including-names-about-homosexual-lobby-in-the-vatican