“Per il bene della Chiesa, Papa Francesco dia spiegazioni e risposte sul caso del nunzio Viganò”: lo dichiara in questa intervista che ci ha concesso Monsignor Gerhard Wagner, austriaco di Linz, già nominato vescovo ausiliare da Benedetto XVI e subito dopo dimissionario.
Monsignor Wagner, cosa pensa del caso Viganò?
“Sono sconcertato e disorientato, come tanti altri confratelli. Penso che il Papa, per il bene della Chiesa, faccia bene a dare spiegazioni e risposte sul caso del nunzio Viganò, dica che cosa è successo. Quelle undici pagine sono ricche di dati, notizie, nomi e spunti. Non è pensabile far finta di niente o ritenere sia solo rancore”.
Qualcosa in comune con i Dubia?
” In un certo senso direi di sì, anche allora il Papa non ha risposto direttamente ai cardinali, ma ci hanno pensato altri. Le aggiungo, che io reputo Monsignor Viganò persona seria e crretta, gli credo, non ritengo che sia mosso da ragioni cattive o rancori. Inoltre, le motivazioni del gesto, se vogliamo essere precisi, interessano poco”.
Cioè?
“Ho letto tanti, specie nei media, che denigrano monsignor Viganò con ogni sorta di aggressione personale. A me, da uomo di Chiesa, non importano le ragioni che hanno spinto Viganò, ma se quelle cose sono vere o false. A me interessano la verità e la chiarezza.”.
Che cosa dimostra?
“Che come dicevo altre volte, oggi la Chiesa è in confusione dottrinale, pastorale ed anche morale e che i problemi sono grossi e seri. Inutile, ed è sbagliato fare finta di nulla, ci sono tanti preti e vescovi disorientati e poco contenti. Magari non esprimono apertamente questo dissenso, ma ci sono. Una situazione difficile. Ecco perchè il Papa, da pastore universale, farebbe bene a precisare”.
Lei sostiene che certi atteggiamenti papali sono dettati dalla sua origine sudamericana…
” Certo. Penso che assuma queste condotte a causa della sua mentalità latinoamericana e il suo stile di concepire il comando. Io sono il Papa e basta, decido tutto io, un modo molto diverso da Benedetto XVI. E qui siamo alla contraddizione. Tante volte il Papa invita al dialogo, al confronto e lo dice. Ma quando si tratta di mettere in pratica tali cose, non lo fa o fa il contrario”.
E allora?
” Da uomo di Chiesa invoco chiarezza e prego per il Papa”.
Bruno Volpe