“Amoris Laetitia crea confusione tra fedeli e sacerdoti, si chiarisca. Bergoglio parla troppo, pontificato divisivo.” L’affondo arriva dall’ Austria. Parla a La Fede Quotidiana Monsignor Gerhard Wagner, che passò alla ribalta delle cronache per essere stato eletto da Benedetto XVI vescovo ausiliare di Linz e poi obbligato ad una rapida marcia indietro.
Monsignor Wagner, che cosa pensa del documento di correzione filiale rivolto recentemente al Papa?
“Il tema eretico o non eretico è eccessivo per me. Ma posso dire con sicurezza che la Chiesa sta vivendo un momento di grave confusione dottrinale e pastorale. Il problema nasce anche dalla incomprensibile scelta di non fare chiarezza su Amoris Laetitia e di non rispondere ai Dubia dei cardinali. Che cosa costava?”.
Che cosa pensa di Amoris Laetitia?
” E’ un testo in parte ambiguo che mette in difficoltà soprattutto i fedeli e noi sacerdoti, spesso non sappiamo che cosa fare e come comportarci e lo vediamo con diverse prassi applicative nel mondo, una situazione che fa scivolare anche nel relativismo. Sul capitolo 8 in particolare esistono difficoltà di valutazione, perchè il testo non è chiaro, non sappiamo se per volontà o altro. Il grande problema è che l’apostasia ed anche l’ eresia nella Chiesa sono presenti da tempo, ben prima di Amoris Laetitia. Il testo citato non fa altro che aumentare la confusione e la divisione e questo pontificato è divisivo. Io mi soffermerei su un altro argomento e non solo su Amoris Laetitia. La domenica vedo tanta gente che fa la comunione, ma si confessa davvero? O esiste superficialità nell’ accostarsi al sacramento?”.
Si può dare la comunione al divorziato risposato civilmente?
“Assolutamente no. La dottrina non cambia e nessun documento può fare questo e andare contro il Vangelo e il Catechismo, il Papa o i papi non sono i padroni della Chiesa. A mio giudizio la risposta sta nel Vangelo. La prassi applicativa dimostra che la dottrina è cambiata, nonostante le assicurazioni. La sensazione è che quel documento in realtà sia un cambiamento di rotta rispetto a quello che santamente diceva Giovanni Paolo II. Inoltre ai Dubia dei cardinali bisognava rispondere, non comprendo perchè tacere. In Vaticano si elogia tanto il dialogo anche onesto e poi nei fatti questo è negato. Trovo molto grave quando i cardinali , almeno alcuni, non sono accettati”.
Immigrazione, che cosa pensa delle posizioni del Papa?
” Temo che tra meno di trenta anni l’ Europa sarà musulmana e allora bisogna reagire e stare attenti capendo che l’ islam non è una religione di pace e rappresenta un pericolo. I poveri vanno sempre aiutati, ma questo non significa dire a tutti avanti ci sta posto, è irresponsabile. L’ accoglienza sia fatta con prudenza e saggezza. Come dicevo, l’ islam è una minaccia e solo i ciechi non se ne accorgono o cercano un dialogo impossibile e tacciono non chiamando le cose col loro nome . Su islam e migranti ritengo che il Papa, le cui intenzioni sono certamente buone, parli troppo, spesso a braccio e senza cautela come invece faceva Benedetto XVI. A volte dice una cosa, altre una differente, occorre prudenza. Lo ripeto: non è pensabile accettare tutti i migranti. Io devo aiutare prima di tutto i cittadini dell’ Austria, i poveri che sono vicini a me. La carità parte dai vicini per arrivare ai lontani, altrimenti tradisco la mia gente. Elezioni in Germania? La volontà della gente va sempre rispettata, questa è la democrazia. Il successo della destra è una protesta contro questa Europa che non rispetta la identità delle popolazioni e anche contro certe leggi vergogna della Germania, non solo contro la immigrazione. Penso allo scandalo delle unioni omosessuali. Curioso: quando vince la sinistra si celebra il trionfo di maturità e democrazia , quando vince la destra sono tutti ignoranti o xenofobi. Non funziona così”.
Bruno Volpe