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di Mariella Lentini*
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ECCO CHI E’ SANTA DINFNA
Dinfna è una ragazzina buona e coraggiosa e, in seguito al sacrificio della sua giovane vita, il Bene si è diffuso verso coloro che soffrono di malattie mentali. Vissuta nel VII secolo, Dinfna è figlia di un re pagano irlandese dal temperamento un po’ squilibrato, e di una donna cristiana. La bambina viene battezzata segretamente. Quando compie quattordici anni una prima tragedia la affligge: la morte della madre. La perdita dell’adorata moglie, una donna bellissima, rende la mente del re sempre più offuscata. Egli si sente solo e cerca disperatamente una donna che possa sostituire la consorte, ma non riesce a trovarla. Un giorno si accorge che la figlia, somigliante alla madre come una goccia d’acqua, è cresciuta ed è diventata una bella ragazza. Nella sua mente malata comincia ad insinuarsi l’idea che solo la figlia può prendere il posto della sposa morta. Così decide di sposarla.
Dinfna vuole bene a suo padre, ma prova orrore all’idea di diventare sua moglie. Allora, accompagnata da un anziano parroco che l’aiuta, scappa. I fuggitivi attraversano il mare e si rifugiano in un piccolo villaggio, a Geel (o Gheel, Belgio). Qui si stabiliscono in una chiesetta in mezzo al bosco e aiutano poveri e malati. Dinfna è una ragazza dolce e mite e prova pietà soprattutto per i malati di mente, nel ricordo del padre. Il re, però, dopo averla a lungo cercata, la scova. Accecato dalla follia uccide il parroco e poi la figlia quindicenne, dopo essere stato da lei nuovamente rifiutato. Il corpo della principessa viene sepolto in una caverna a Geel. Si narra che in questo luogo siano avvenute guarigioni miracolose di malati psichici. Geel diventa meta di pellegrinaggio di malati di mente, depressi e sonnambuli, provenienti da tutta Europa per chiedere la guarigione alla santa. All’inizio i malati vagano da soli per la città, vanno a Messa, coltivano la terra. Poi le famiglie cominciano ad accoglierli.
Nel Medioevo, in questo luogo, nasce così la moderna forma di terapia per malati mentali, ovvero le case–famiglia che tolgono i pazienti dagli istituti veri e propri. Ancora oggi, a Geel esiste un prestigioso centro psichiatrico. Dinfna, che ora riposa nel Duomo di Geel, è patrona degli psichiatri e degli istituti psichiatrici. Invocata contro la malattia mentale, l’epilessia, la depressione, l’ansia e il sonnambulismo, protegge le vittime di abusi e violenze in famiglia. Viene festeggiata il 30 maggio.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”