Sono oltre 13 milioni gli anziani nel nostro Paese e di questi ben 12 sono anche nonni. È dunque fondamentale che politica e società riflettano sul valore umano, inestimabile, di una necessaria e costante tutela dei nostri anziani, che non vanno abbandonati, in particolare di una larga fetta di loro, oltre un milione secondo l’Istat, che vive ancora in condizioni di solitudine, indigenza o difficoltà a muoversi. Nonni e anziani sono un valore aggiunto, rappresentano la memoria storica e le tradizioni del nostro Paese e sono una ricchezza morale, ma anche economica, per i figli e i nipoti: pensiamo a quanti fanno le veci dei genitori in tutti i momenti della vita dei nipoti, sono accompagnatori per andare e tornare da scuola, sono insegnanti, consiglieri, baby-sitter, cuochi e si occupano di altre incombenze domestiche o quanti aiutano anche economicamente la propria famiglia con i risparmi. Ecco perché la strada già intrapresa dall’attuale governo con il Ddl Anziani è quella giusta per stare accanto agli italiani in “Terza Età”, non lasciarli soli ma anche accompagnarli in modo dignitoso nel periodo del fine vita, incentivando le cure palliative, nonostante ci sia ancora tanto da fare per applicare davvero e in modo efficace e diffuso su tutto il territorio nazionale la legge 38/2010, affinché sia davvero diritto di tutti accedere alla palliazione. Oggi è dunque più che mai urgente non cedere alla cultura eutanasica che si fa largo con le richieste disumane che vorrebbero allargare ulteriormente le maglie dell’accesso al suicidio medicalmente assistito e spalancare quindi le porte a quella cultura dello scarto più volte denunciata da Papa Francesco».
Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, in merito alla IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, che si celebra domenica 28 luglio 2024, con il tema “Nella vecchiaia non abbandonarmi”.
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