1948: come fu sconfitto il fronte social-comunista
La storia, il passato, hanno sempre molto da insegnarci. Ad esempio ritornare su come fu sconfitto nel 1948 il fronte comunista NON è un nostalgico ricordo dei bei tempi che furono, ma contiene numerose indicazioni ed elementi di attualità.
Ad esempio serve a farci intendere perché un autentico cattolico come Papa Pio XII fu così ostile verso il cattolicesimo democratico, che fu egemone nella Democrazia Cristiana diventando in tempi più recenti quel “cattolicesimo adulto” che ha abbandonato la difesa dei principi cardine della Dottrina sociale della Chiesa.
Si pensi alla recente Mozione in difesa della legge 194/78 che legalizza l’uccisione di bambini non nati: una legge da abrogare, dalla quale dipende il futuro dell’Italia, rispetto la quale non c’è nulla di “negoziabile”.
Ebbene, lo scorso 24 gennaio 2023, la Camera dei Deputati ha approvato un Ordine del Giorno secondo il quale la legge abortista sarebbe “intoccabile”.
In particolare, hanno votato a favore:
FAVOREVOLI ASTENUTI IN MISSIONE NON HA PARTECIPATO
Alleanza Verdi
e Sinistra 11 (100%) 0 0
M5S 40 (78%) 5 (9,8%) 6 (11,8%)
Udc,
Noi moderati 7 (77,8%) 1 (11%) 1 (11%)
PD 49 (71%) 5 (7,2%) 15 (21,7%)
Fratelli
d’Italia 74 (62,2%) 28 (23,7%) 16 (13,6%)
Azione
Italia Viva 13 (61,9%) 4 (19,0%) 4 (19,0%)
Gruppo
Misto 6 (60,0%) 2 (20%) 2 (20%)
Lega 37 (56,1%) 12 (18,5) 16 (24,6%)
[Qui è possibile controllare cosa ha fatto il deputato che avete votato].
Come si vede dalla tabella del voto espresso gli “eredi” della Democrazia Cristiana (UDC) soni stati i peggiori dopo le sinistre e il movimento 5 Stelle.
2) Altro punto di riflessione: il tema della rappresentanza politica dei cattolici. L’artefice della sconfitta del P.C.I. del 1948, Luigi Gedda, al quale si devono i Comitati Civici, ci lascia tre indicazioni molto chiare:
– “L’esistenza e l’azione dei Comitati Civici ha recato un insegnamento fondamentale ai cattolici italiani impegnati ad assolvere un dovere elettorale: non è sufficiente l’esistenza di uno o più partiti di ispirazione cristiana, ma è necessario che esista una struttura politica non partitica”;
– “in ogni diocesi esista un Comitato non partitico, composto da cattolici autentici e non interessati a una candidatura personale o a ricevere denaro”;
– “Una struttura analoga a quella dei Comitati Civici dovrebbe avere, a differenza del 1948, una vita permanente, in modo che essa possa garantire un’efficiente presenza e controllo dei cattolici sulla moralità della vita politica”.
Sul sito di Rassegna Stampa è possibile leggere e scaricare il libro che contiene la storia di quel particolare momento storico