L’Università di Navarra ha concesso il dottorato honoris causa all’architetto spagnolo Rafael Moneo, alla sociologa inglese Margaret S. Archer, alla filologa ebrea Ruth Fine e all’esperto in economia e comunicazione Robert Picard, statunitense. Mons. Fernando Ocáriz, prelato dell’Opus Dei, ha presieduto la cerimonia in qualità di Gran Cancelliere dell’Università.
La cerimonia ha unito modernità e tradizione, essendosi svolta in un Museo d’arte contemporanea secondo un rituale universitario multisecolare. E per la prima volta l’attuale prelato dell’Opus Dei e gran cancelliere dell’Università di Navarra, monsignor Fernando Ocáriz, ha presieduto una cerimonia di questo tipo.
Dal 1964 il centro accademico ha concesso il dottorato honoris causa a 39 figure che si sono distinte nella evoluzione accademica e professionale dei diversi campi del sapere. Fra le altre, spicca quella dell’allora cardinale Ratzinger – oggi Benedetto XVI –, che lo ricevette nel 1998.
Nel discorso che ha chiuso la cerimonia, il gran cancelliere ha ricordato il beato Álvaro del Portillo: “Venticinque anni fa, in una occasione come questa, invitava i professori e gli studenti alla “avventura di ridare entusiasmo a un mondo stanco”.
Vista l’opinione piuttosto generalizzata che stiamo attraversando, e i momenti di “crisi e incertezze”, ha invitato a cercare il modo di migliorare le situazioni attraverso “una educazione genuina e il potere trasformatore delle persone che pensano con la propria testa, senza lasciarsi dominare dalle mode, e che stabiliscono la rotta della loro vita, percorrendola a ragion veduta: secondo la frase di Papa Francesco nella Evangelii gaudium, ‘come pellegrini e non come vagabondi’. In tal modo – ha affermato monsignor Ocáriz – l’Università diventa un faro che, grazie alla ricerca della verità, illumina il mondo”.
Chiosando sulla figura del primo rettore dell’Università di Navarra, Ismael Sánchez Bella, il prelato e gran cancelliere ha ricordato l’importanza di stabilire le fondamenta dell’università sull’identità cristiana: “La ricerca della pace, la promozione della giustizia sociale e la cura della casa comune si sostengono e si potenziano mediante una comprensione del mondo e della persona radicata nel Vangelo”. Così, ha affermato monsignor Ocáriz, le università diventano sorgenti di libertà e di speranza.