In un’intervista per Catholic Herald, l’ex numero 1 dei Cavalieri di Malta, parla per la prima volta da quando il Papa ha chiesto le sue dimissioni. Il gran Maestro dimissionario non nasconde un certo sollievo perché, ai vertici dell’ordine religioso cavalleresco, “hai a che fare tutto il tempo con le minuzie assolutamente stupide, rivalità e difficoltà e spiacevoli tutto il tempo”.
Secondo quanto riferito da Festing, alla base della scelta di Papa Francesco, ci sarebbe la volontà di “scavare nell’Ordine di Malta” per fare chiarezza. A braccio confida che il Sommo Pontefice gli avrebbe detto che “sarebbe stato più facile farlo senza di te. Così ho detto ok”. Il religioso britannico parla comunque della sua esperienza a capo dell’Ordine come di un periodo “affascinante”.
In esso si racchiudono 800 anni di storia; un’organizzazione mondiale con “100 mila membri tra volontari e personale medico”. Inoltre intrattiene rapporti diplomatici con oltre 100 Stati, dunque ha una notevole considerazione in ambito internazionale. Il suo fascino è forse un’arma a doppio taglio perché, continua Festing “ad alcune persone, si sa, gli piace atteggiarsi con questo genere di sciocchezze nei costumi. Io personalmente sono annoiato dal rigido modo di vestirsi. Non posso sopportarlo. Ho passato tutto il tempo in cui ero a Roma cercando di evitare di vestirmi in un certo modo piuttosto sciocco. Ma ci sono un sacco di persone che sembrano amarlo”.
Aldilà del tipico humor inglese, alla domanda se fosse stato sorpreso quando il Papa gli chiese le dimissioni, aggiunge Festing: “Ho avuto un sentore. Non è stata una sorpresa totale”. Il 29 Aprile prossimo, il Consiglio di Stato composto dai 60 membri, si riunirà per eleggere il nuovo Gran Maestro. In questa baraonda mediatica, non è comunque inconcepibile che Fra’ Matthew Festing venga rieletto. “Se vogliono me, bene, e se non lo fanno, non importa.” e aggiunge: “non ho nessuna intenzione di fare una campagna. Tuttavia, se mi rieleggono, prenderò in considerazione la proposta, accettandola”.
Durante il suo mandato cominciato nel 2008, il 79° Gran Maestro ha lanciato diverse riforme. Tra queste la creazione di un comitato etico per garantire che L’ordine si muovesse entro il vero insegnamento cattolico. Ciò che gli dà più fastidio è quando lo accusano di essere fazioso, perché in realtà, “qualsiasi organizzazione – non importa se è il club locale delle pulci del villaggio, o se è l’Unione europea, o le Nazioni Unite, o il Vaticano, o qualsiasi altra cosa – sono piene di rivalità e di chissà che cosa. Temo che sia nella natura degli esseri umani “. Dario Cataldo