Riguardo all’intervento di Andrea Grillo a proposito delle recenti parole del Santo Padre concernenti il diaconato femminile, occorre ricordare che S.Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica sull’ordinazione sacerdotale da riservarsi soltanto agli uomini del 22 maggio 1994, ha chiarito definitivamente in base alla divina Rivelazione che la donna non può ricevere l’ordinazione sacerdotale e quindi i suoi tre gradi: diaconato, presbiterato ed episcopato.
Di conseguenza, occorre tener presente che l’attuale progetto del diaconato femminile non riguarda affatto, come alcuni credono, il grado più basso del sacramento dell’Ordine, cioè il diaconato ordinato, ma si riferisce, come ha accennato il Papa, all’opportunità di un ministero o servizio diaconale istituito dalla Chiesa, in conformità agli specifici attitudini e doni carismatici femminili (cf Lumen Gentium 4) nell’ambito della compagine ecclesiale, in reciproca collaborazione con i ministri ordinati secondo i gradi gerarchici del sacramento dell’Ordine.
Ora, Papa Francesco, col suo riferimento alla Rivelazione, non è stato affatto reticente, nè ha mancato di coraggio, ma si è appunto implicitamente riagganciato alla Lettera di S.Giovanni Paolo II riconfermandone il valore dogmatico.
Qui progressismo e tradizionalismo non c’entrano assolutamente niente, ma è questione di immutabile verità di fede, rifiutando la quale si esce dal cattolicesimo.
Quindi l’accusa di Grillo al Papa è falsa, gravemente irriverente e di sapore ereticale. Come può Grillo svolgere un ruolo di docente in una Facoltà Pontificia?
P.Giovanni Cavalcoli, OP
Sono pienamente d’accordo. Analisi perfetta.