“Presepe? Siamo caduti nel ridicolo, ci vuole rispetto”: padre Tarcisio Stramare, giuseppino, biblista, teologo di fama ed uno dei maggiori studiosi al mondo su San Giuseppe e la Sacra Famiglia in questa intervista che ci ha rilasciato commenta le stramberie che anche in questo Natale si sono fatte notare.
Padre Stramare abbiamo visto un presepe con Giuseppe e Maria sul motoscafo come migranti ..
“E’ una stupidità, tipica delle cose moderne. Molti vogliono risultare originali ad ogni costo, magari per fare parlare di sè e passare alla notorietà, esiste la tentazione del quarto d’ ora di celebrità a buon mercato e così siamo caduti nel ridicolo, ci vuole maggior rispetto per il presepe e per quanto riguarda il sacro. Facciano, se ci riescono, cose normali e di buon senso”.
Maria e Giuseppe migranti?
“Quello dei migranti è un luogo comune che ha contagiato tutti, sarebbe ora di guardare le cose per quel che sono. Basta , parlare di migranti in questa occasione non ha senso . Ma finiamola. Maria e Giuseppe non sono definibili migranti, ma fuggitivi. E soprattutto rispettosi delle leggi e delle regole del Paese dove sono andati. Per inciso, Maria e Giuseppe si recarono nella comunità ebraica presente in Egitto, che era ben numerosa. Insomma, fuggitivi e non migrantri”.
E’ utile il presepe?
“Certo e credo che il Papa ben abbia fatto a ribadirlo. Il presepe ci fa tornare in mente il grande mistero della Incarnazione, di un Dio che si fa piccolo e fragile e viene ad abitare tra di noi assumendo la nostra natura, meno che nel peccato”.
Bue ed asinello, sono esistiti?
“Lo reputo un fatto marginale e di mera devozione popolare, ma sul punto non ci sono evidenze. Probabilmente è una interpretazione estensiva di un brano del profeta Isaia”.
In alcune scuole si è detto che i canti del Natale o il presepe distubano altre sensibilità religiose come quella islamica.
“Una sciocchezza. In tante terre musulmane i cristiani non possono professare liberamente la loro fede e allora occorre per lo meno reciprocità. Ma qui in casa nostra ci prostriamo, siamo stupidi. Lo ripeto: parità di culto tra noi e loro. Invece pur davanti ad atti di intollerenza in molte terre di credo musulmano, qui noi tolleriamo di tutto e facciamo fare quello che pare. Manchiamo di dignità. L’italiano è servile di indole. In quanto al dialogo con l’ islam credo sia molto difficile, in primo luogo perchè il dialogo è con le persone. Ha senso un dialogo solo quando le due parti viogliono parlare ed ascoltarsi, non con una che è di fatto sorda. Ho la sensazione che stiamo svendendo la nostra identità cristiana”.
Bruno Volpe
grandissimo padre Stramare ,partecipare alle tue conferenze o ai tuoi incontri era una gioia incommensurabile,con quanta delicatezza ma verità parlavi di san Giuseppe e del suo vero matrimonio con Maria nonchè della sua paternità e della sua vera partecipazione al processo di redenzione.eri anche un professore che andavi drittoal problema insegnandoci sempre cose nuove senza demolire le tradizioni e con semplici paragoni ci facevi capire cose veramente difficili.Quando poi parlavi dei vangeli sembrava di vederlo Gesù camminare su quei terreni sassosi e polverosi e spiegare a tutti noi che cosa era la fratellanza,la solidarietà,l amore per dio e per gli uomini.Padre Stramare un grande uomo,un sommo studioso della bibbia e dei vangeli.Una grave perdita per tutti