“Dietro la rigidità c’è sempre qualcosa di nascosto, in tanti casi una doppia vita; ma c’è anche qualcosa di malattia”. Ne è convinto il Papa, che nell’omelia della Messa celebrata oggi a Santa Marta, sulla scorta del Vangelo del giorno, ha ammesso: “Non è facile camminare nella legge del Signore senza cadere nella rigidità”, è “una grazia che dobbiamo chiedere”.
Ipocrita è una parola che Gesù “ripete tante volte ai rigidi, a quelli che hanno un atteggiamento di rigidità nel compiere la legge”, che non hanno la libertà dei figli, “sono schiavi della legge”. Invece, “la Legge – osserva – non è stata fatta per farci schiavi, ma per farci liberi, per farci figli”. “Dietro la rigidità c’è un’altra cosa, sempre! E per questo Gesù dice: ipocriti!”.
Dietro la rigidità c’è qualcosa di nascosto nella vita di una persona”, la tesi di Francesco, secondo il quale “la rigidità non è un dono di Dio. La mitezza, sì; la bontà, sì; la benevolenza, sì; il perdono, sì. Ma la rigidità no! Quanto soffrono i rigidi: quando sono sinceri e si accorgono di questo, soffrono! Perché non riescono ad avere la libertà dei figli di Dio; non sanno come si cammina nella legge del Signore e non sono beati. E soffrono tanto! Sembrano buoni, perché seguono la legge; ma dietro c’è qualcosa che non li fa buoni: o sono cattivi, ipocriti o sono malati. Soffrono!”. P
apa Francesco ha poi citato la parabola del figlio prodigo, in cui il figlio maggiore incarna “la superbia di credersi giusto. Era un rigido: camminava nella legge con rigidità”. L’altro figlio, invece, “ha lasciato la legge da parte, se ne è andato senza la legge, contro la legge, ma ad un certo punto ha pensato al padre ed è tornato. E ha avuto il perdono”. (SIR)
Oh carissimo e dolcissimo Padre mio Gesù, Dio mio, m’ero illuso che fosse facile fare comprendere il Tuo incondizionato Amore e la Fede, cioè la risposta di noi uomini al Tuo dono d’Amore, avendoLi facilmente compreso ed accettato io; purtroppo non è così e la maggior parte della gente non vuole uscire, come Tu vorresti da quel recinto dove l’ha relegata la religione e preferisce alla libertà del Tuo Amore, che Tu offri e proponi a tutti, lasciandoli tutti liberi di accettarLo o meno e a tutti quelli che Lo accettano li fai divenire Tuoi figli e quindi uomini liberi e felici, la gente preferisce restare schiava e serva di quel dio che Mosè ha imposto con la paura e il terrore del peccato e dell’inferno. Oh mio adorato e dolce Gesù a cosa è servito il sacrificio dellaTua Crocifissione e la Tua Risurrezione se la gente non crede che Tu hai vinto la morte e l’hai riscattata dal peccato ed ha ancora paura della morte e dell’inferno?
Perdonali come io li ho perdonato! Una sola cosa Ti chiedo resta per sempre nel mio cuore e in quello di tutti e proteggili sempre!
Perdonami, ma non ce la faccio più a restare Tuo discepolo.
Tuo figlio e fratello Romualdo
Il piano psicopatologico ci dice che: le personalità ossessivo-compulsiva sono coscienziose, ordinate e affidabili, ma la loro rigidità spesso le rende incapaci di adattarsi ai cambiamenti. Poiché sono prudenti e soppesano tutti gli aspetti di un problema, possono avere difficoltà nel prendere decisioni. Prendono sul serio le responsabilità ma, poiché odiano gli errori e l’incompletezza, possono perdersi nei dettagli e dimenticare lo scopo dei propri compiti o avere problemi a portarli a termine. Come risultato, le responsabilità provocano ansia ed essi sono raramente soddisfatti dei propri successi.
Ed ancora: la maggior parte dei tratti ossessivo-compulsivi è di carattere adattativo e, finché non sono troppo marcati, le persone con tali tratti ottengono risultati degni di nota, specialmente nel campo scientifico e in altri campi accademici in cui sono necessari ordine, perfezionismo e perseveranza. Tuttavia, possono sentirsi a disagio con ciò che coinvolge i sentimenti, le relazioni interpersonali e le situazioni di cui non hanno il controllo, in cui devono affidarsi agli altri o in cui gli eventi sono imprevedibili.
Il piano politico associa i “rigidi” ai “fascisti”.
Il piano religioso è un’altra cosa: tutti i Santi (senza eccezione) erano e sono sicuramente “rigidi” e non penso cha avessero (e/o che abbiano) “qualcosa di nascosto”.
La rigidità e’ alla lotta sia al peccato che a Satana. E’ inoltre un gergo dispregiativo che i modernisti vorrebbero associare ai veri cristiani definendoli come dice il falso papa Bergoglio “farisei”. C’è un pero’: i cattocomunisti non amano le rigidità della legge di Dio, perché sostanzialmente sono degli anarchici. Ognuno è Dio di se stesso. Così la chiesa cattolica diventa marxista
Bravo Domenico!!!
Concordo in pieno!
Adriana