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Ripubblichiamo la breve notizia dello scorso due Febbraio nella quale avevamo anticipato (presi quasi sotto gamba) la notizia che il Papa Francesco nel documento del sinodo post amazzonico non avrebbe trattato il tema del sacerdozio uxorato (insomma viri probati e possibilità del matrimonio).

Poco male. Siamo certi che il Papa Francesco abbia preso la decisione giusta per bene della Chiesa, per evitare polemiche e reazioni scomposte.

Avevamo avuto la dritta giusta dalla fonte giusta, a conferma che anche i piccoli possono dire la loro e dispiace per sapientoni o presunti tali che non hanno voluto prendere in considerazione la nostra anticipazione rivelatasi poi giusta.

Un doveroso ringraziamento va ad un signor giornalista e giornalista signore come Marco Tosatti il quale, in Stilum Curiae, aveva segnalato il nostro sito.

Ora restano i commenti sul documento, ma per questo ci sarà tempo.

Domanda: quanto sulla decisione papale avrà inciso il libro del cardinal Sarah e il contributo del Papa emerito?

Forse tanto. Se così fosse bisognerebbe ringraziarli per l’amore che hanno avuto verso la Chiesa, sapendo osare.

Da questa querelle, inutile negarlo, esce sconfitto l’orientamento ritenuto progressista della Chiesa, mentre riesce vincitore chi ama la sana Tradizione. Con buona pace dei soliti cortigiani smentiti da Papa Francesco.

Azzardiamo una previsione. Da oggi a livello di Curia e di comunicazione non tutto sarà come prima e forse arriveranno le prime bordate a Papa Francesco il quale ha smentito persino il sinodo, quello della pagana Pachamama. Piuttosto ci avete fatto caso: il mainstream di regime ha sottaciuto la scelta del Papa. Se Francesco avesse fatto il contrario ne avrebbero parlato per giorni e con aperture.

Bruno Volpe

*

La Fede Quotidiana è venuta a conoscenza di un’importante circostanza sul prossimo documento papale in tema di Amazzonia. E tale circostanza, salve modifiche dell’ultima ora, smentisce quanto è stato recentemente riportato relativamente ad un testo nel quale si dice sì a viri probati e sacerdozio uxorato.

Chi ha visto il testo due giorni fa (sarà presentato quasi certamente il dodici di Febbraio) ha constatato che delle due categorie tanto discusse nel documento non si fa menzione e dunque non esiste alcuna apertura ufficiale.

Merita particolare attenzione il paragrafo tre del testo nel quale, sotto il profilo retorico della preterizione, il papa dice di non voler far riferimento al testo post sinodale. E’ del tutto evidente che si tratta comunque di un testo molto sofferto che urta varie e molteplici sensibilità da una parte e dall’altra in campo progressista e tradizionalista. Probabilmente, ma questa è soltanto una ipotesi tutta da verificare, il recente libro pubblicato dal cardinale Robert Sarah con il contributo del Papa Emerito Benedetto XVI “Dal profondo dei nostri cuori”, che tanta polemica ha generato, deve aver creato qualche problema ed anche imbarazzo. Staremo a vedere. Ma allo stato, da quello che abbiamo appreso nel documento non si fa menzione delle due categorie tanto discusse. Salve ulteriori modifiche e cambiamenti.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Papa Francesco ha rispettato la tradizione. Adesso arriveranno le bordate dei progressisti”
  1. Salve a tutti,oggi voglio con voi condividere questa bella pagina di Vangelo che si è letta durante la Messa odierna,e nella quale Nostro signore Gesù Cristo ci dice tante,tante,….tante cose! Sperando che questa non venga censurata,poichè l’offesa certamente non la si fa a me, che sono nessuno,ma a Colui che ha pronunciato queste parole,dicendo in seguito:’Il cielo e la terra passeranno,ma le mie parole NON passeranno’ (Matteo 24,32-35)….

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Matteo 5, 17-37

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
    Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
    Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
    Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
    Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
    Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
    Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

    Buona Domenica a tutti.

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