“Se non siamo capaci di scusarci, vuol dire che neppure siamo capaci di perdonare”. Lo ha detto il Papa per spiegare la terza parola-chiave della vita in famiglia, “scusa”. “Nella casa dove non ci si chiede scusa incomincia a mancare l’aria, le acque diventano stagnanti”, l’analisi di Francesco: “Tante ferite degli affetti, tante lacerazioni nelle famiglie incominciano con la perdita di questa parola preziosa: ‘Scusami’”, “parola difficile ma necessaria”. “Quando manca, piccole crepe si allargano, anche senza volerlo, fino a diventare fossati profondi”, ha ammonito Francesco: “Non per nulla nella preghiera insegnata da Gesù, il Padre nostro, che riassume tutte le domande essenziali per la nostra vita, troviamo questa espressione: ‘Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. “Riconoscere di aver mancato, ed essere desiderosi di restituire ciò che si è tolto – rispetto, sincerità, amore – rende degni del perdono”, ha proseguito il Papa: “E così si ferma l’infezione”. “Nella vita matrimoniale si litiga tante volte… anche volano i piatti”, ha detto il Papa, che è tornato a dare il consiglio di “mai finire la giornata senza fare la pace. Avete litigato? Moglie e marito, figli con genitori… mai finire la giornata senza fare la pace”. (SIR)