Attraverso un telegramma inviato a monsignor Peter Kohlgraf, il Papa ha voluto ricordare il suo predecessore a Magonza, il cardinale Karl Lehmann, morto l’11 marzo a 81 anni dopo una lunga e dolorosa malattia.
Scrive Papa Francesco: «Con dolore ho appreso la notizia della scomparsa dell’Em.mo Card. Karl Lehmann. Esprimo a Lei e ai fedeli della Diocesi di Mainz le mie sentite condoglianze, assicurando la mia preghiera per il compianto Porporato che il Signore ha chiamato a sé dopo grave malattia e sofferenza. Nella sua lunga attività come teologo e Vescovo, nonché da Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, ha contribuito a plasmare la vita della Chiesa e della società. Sempre ha avuto a cuore l’apertura alle domande e alle sfide del tempo e di offrire risposte e orientamenti a partire del messaggio di Cristo, per accompagnare le persone lungo il loro cammino, cercando ciò che unisce oltre i confini delle confessioni, convinzioni e Stati. Gesù, il Buon Pastore, doni al suo servo fedele il compimento e la pienezza della vita nel suo regno celeste. Di cuore imparto a Lei e a quanti piangono e ricordano nella preghiera il defunto Cardinale, la Benedizione Apostolica».
Il cardinale Lehmann era nato a Sigmaringen; nel 1955 aveva iniziato la sua formazione religiosa al sacerdozio, tra l’altro anche al Collegio germanico di Roma. Diplomato in filosofia e in teologia, Lehmann svolse la prima fase della sua attività religiosa accanto al teologo gesuita Karl Rahner, del quale fu collaboratore, prima, durante il Concilio Vaticano II e, poi, alle università di Monaco e Münster. Poi isnegnò prima a Magonza e poi a Friburgo: tra i suoi studenti, anche il cardinale Gerhard Ludwig Müller.
Anche da vescovo pubblicò ampi saggi teologici: ricevette molte lauree honoris causa, fu invitato come professore ospite a tanti interventi teologici e si prodigò nell’ambito dell’ecumenismo.
La seconda fase della sua attività religiosa iniziò con la nomina a vescovo di Magonza nel 1983, incarico mantenuto fino alle dimissioni nel maggio 2016. Particolarmente incisivo per la Chiesa in Germania – e anche fuori dal Paese – era stato presidente della Conferenza episcopale tedesca, incarico che ricoprì dal 1987 al 2008, venendo a trovarsi al centro di molti conflitti.
Nel dibattito sulla consulenza alle donne incinte in difficoltà entrò in divergenza con il Papa. Nel dibattito sull’asilo da dare agli immigrati e su altri argomenti non ebbe timore del confronto con lo Stato. Divenne famosa anche la lettera, scritta insieme ai vescovi di Friburgo, mons. Oskar Saier, e di Stoccarda, mons. Walter Kasper, sull’atteggiamento da tenere nei riguardi dei divorziati risposati. Alla richiesta dei tre vescovi di concedere – in singoli casi e ben circostanziati – ad alcuni divorziati risposati di ricevere la comunione, si oppose l’allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale Joseph Ratzinger (poi divenuto Papa Benedetto XVI).
In Vaticano, il cardinale Lehmann era stato membro della Congregazione per la fede (dal 1988 al 1998) e del dicastero per le Chiese orientali, nonché dei Consigli per l’Unità dei Cristiani e delle Comunicazioni sociali. Nel 1991, nel corso del Sinodo sull’Europa, era stato segretario speciale.
Nel concistoro del febbraio 2001, Karl Lehmann fu elevato alla dignità cardinalizia da Papa Giovanni Paolo II insieme ad altri 41 uomini di Chiesa tra cui Walter Kasper e Jorge Mario Bergoglio. Come cardinale elettore partecipò nel 2005 all’elezione di Papa Benedetto XVI e nel 2013 a quella di Papa Francesco.