Cortei funebri vietati del parroco per motivi di sicurezza. Secondo quanto riporta il Resto del Carlino, accade a Cerreto D’Esi, in provincia di Ancona. Dall’inizio del 2016 non è più possibile accompagnare a piedi il defunto dalla chiesa madre al vicino cimitero cittadino, a circa 500 metri di distanza, interrompendo la tradizione ultracentenaria del passaggio del feretro tra le vie del centro cittadino.
La decisione è stata presa dal parroco, don Gabriele Trombetti, principalmente per quattro motivi: per la scarsa sicurezza stradale; per la difficoltà di far passare carri funebri sempre più grandi sul ponte del castello; per il chiacchiericcio e la maleducazione di parenti ed amici dei defunti durante il corteo; per adeguarsi a quanto già accade in tutte le altre parrocchie della diocesi.
Il parroco ha chiarito che il provvedimento vale per tutti, senza eccezioni. La decisione ha creato malumori e sconcerto non solo tra i fedeli, ma anche nella politica locale: c’è, infatti, chi ha criticato il parroco per aver preso certe decisioni senza averle prima concordate con il sindaco della cittadina anconetana.