La Chiesa cattolica, in perfetta continuità col mondo Occidentale, pare aver smarrito il senso del sacro, anteponendo a Dio altri valori, quali la ricerca del sociale: lo dice il noto intellettuale Pietrangelo Buttafuoco, convertitosi alla fede islamica.
Buttafuoco, lei recentemente, parlando in tv sulla scandalo corvi nel Vaticano, ha detto: qui parliamo di tutto, meno che di Dio, che cosa voleva dire?
“Che siamo in una costante del mondo Occidentale ed anche della Chiesa cattolica attuale, che si è mondanizzata e secolarizzata, allontanandosi da Dio, anzi a Dio ha anteposto l’ Io nel nome della modernità e direi anche della globalizzazione. Quando Dio decresce, inevitabilmente aumenta la perdita e lo smarrimento del senso del sacro, persino il valore del peccato. Prenda per esempio i testi di Papa Francesco. Abbondano il lavoro, la giustizia sociale, persino l’ ecologia. Ma mi domando: quando ci si ricorda di spiegare ai fedeli le cose del cielo e del trascendente? Io questo mi aspetto da un ministro di Dio, non che mi parli del lavoro. Tutto questo, spiace dirlo, è la conseguenza del considerare il Papa come una pop star, una sorta di icona mediatica da mostrare al pubblico e che deve piacere a tutti. Non un leader religioso per quello che dovrebbe essere”.
Un percorso nato con Giovanni Paolo II?
“In parte sì, ma lo faceva molto meno dell’attuale Papa. Certamente anche lui indulgeva allo spettacolo e alla ribalta mediatica, ma in lui il senso della fede e della tradizione erano molto forti, sicuramente per la sua origine polacca. Lui parlava di Dio, eccome. Poi bisogna dire che gli orientali e la mente va al mondo ortodosso, sono molto più portati alla trascendenza degli occidentali. Ancora: oggi gli ortodossi vedono Dio con maggior intensità dei cattolici, prendete ad esempio la loro fedeltà alla dottrina e alla liturgia. Probabilmente questo si deve anche al fatto che hanno sperimentato sulla loro pelle la bruttura del comunismo e dell’ ateismo di stato”.
Dalle sue parole sembra di capire che lei giudichi Papa Francesco più sensibile al sociale che al trascendente…
“E’ così. Lui segue , mi perdoni la irriverenza, molto più lo spirito del tempo che lo Spirito Santo. Non a caso, è assecondato più dai laici e persino dai non credenti che dai cattolici tradizionali, liscia il pelo al politicamente corretto, sembra piacione, anzi piace alla gente che piace, scegliendo il politicamente corretto. In parte recita un ruolo che deve fare. Asseconda, pur dicendo di fare il contrario, la dittatura del pensiero unico, cerca il consenso. In questo momento, se davverro si avesse la vista lunga, bisognerebbe parlare maggiormente di sacro che di sociale o di mense. Tuttavia, la modernità, il modernismo e lo spirito mondano ci hanno portati a questo. Sono controvalori che imperversano ed entrano , anzi sono entrati, in molte parti della Chiesa cattlolica specialmente dopo la parentesi conciliare. Con ogni conseguenza negativa”.
Che cosa fare?
“Se si è a tempo, ma la vedo dura, invertire la tendenza, rimettendo Dio al centro della vita e non l’Io. A conti fatti ritengo oggi molto più utile una mamma che insegni la preghiera della sera al figlio che una dotta enciclica sul clima”.
Bruno Volpe
Da quel che dice Buttafuoco, si può evincere che se lui avesse trovato una Chiesa più fedele al Suo Signore, non avrebbe abbracciato la fede islamica. Questa è una responsabilità che pesa sugli ecclesiastici e anche sui semplici battezzati che non testimoniano la vera fede in Cristo. Con una Chiesa in salute molti che professano altre fedi religiose entrebbero a far parte di essa. Ma, forse, oggi, è questo che non si vuole!