Si è aperta in Portogallo, per volontà della Conferenza episcopale del Paese lusitano, la “Settimana della Vita”, che ha come tema “Vita con dignità, opzione preferenziale per i poveri”. Si tratta di una iniziativa che, nelle intenzioni dei vescovi, vuole “richiamare la necessità di combattere l’aborto e l’eutanasia” dando rilievo alle situazioni di povertà, di malattia ed alle famiglie in difficoltà. Secondo Luis Reis Lopes, responsabile del Dipartimento nazionale della Pastorale familiare “in linea con la dottrina della Chiesa, dobbiamo avere uno sguardo speciale per le situazioni di povertà, di malattia, di bisogno ed anche per i bambini, affinché si valorizzi una cultura della vita e si prevenga una cultura della morte. Viviamo in tempi molto difficili in cui la gente ha bisogno di sentire una parola di speranza. Per questo, dobbiamo essere in sintonia con il desiderio del Papa di ‘andare alle periferie’ esistenziali e materiali degli uomini.”
La Conferenza episcopale portoghese lancia, dunque un appello per una società che sia più favolrevole alla famiglia, ponendo un argine alla precarietà lavorativa, in modo da permettere ai giovani di sposarsi. Nel corso delle iniziative organizzate si discuterà molto di aborto, definito “un attentato contro la vita” per evitare il quale “bisogna dare una maggiore dignità alla famiglia, così che venga rispettata e valorizzata e sia in grado di combattere ogni forma di violenza esistente nella società”