Nella sua prima lettera mensile da nuovo Prelato dell’Opus Dei, monsignor Fernando Ocáriz ha scritto ai componenti e ai simpatizzanti dell’Opus Dei ricordando quanto vissuto dal 23 gennaio, giorno in cui è stato eletto a vita a capo dell’attuale unica prelatura della Chiesa Cattolica.
«Siamo tutti fratelli in Cristo, e io, ora, sono anche Padre di questa moltitudine di persone che fanno parte dell’Opus Dei nel mondo intero: un immenso numero di laici, uomini e donne dai più diversi orizzonti, e molti sacerdoti, alcuni incardinati nella Prelatura, altri nelle più svariate diocesi dove dipendono esclusivamente dal rispettivo Vescovo, pur facendo anche parte di questa piccola famiglia ben unita per servire la Chiesa».
Ogni generazione di cristiani, ha spiegato Ocáriz «deve redimere e santificare il suo tempo, e per riuscirci deve comprendere e condividere le ansie degli altri uomini, a loro uguali, per far loro conoscere, con il dono delle lingue, come devono corrispondere all’azione dello Spirito Santo, all’effusione permanente delle ricchezze del Cuore divino. Tocca a noi cristiani del nostro tempo annunciare oggi, a questo mondo al quale apparteniamo e nel quale viviamo, il messaggio antico e nuovo del Vangelo».
Il prelato ha concluso invitando a rendere realtà uno dei motti di San Josèmaria: Omnes cum Petro ad Iesum per Mariam.
Matteo Orlando