Un prete irlandese ha negato la Santa Comunione a un politico che ha votato a favore della “legalizzazione” dell’aborto.
Padre John Hogan, parroco della diocesi di Meath, fondatore della “Fraternità di San Genesio”, un’associazione privata di fedeli laici che offre supporto spirituale e intercessione per coloro che sono coinvolti nel cinema e nel teatro, ha rifiutato di dare la santa comunione a Robert Troy durante un funerale avvenuto presso la Chiesa di San Nicola, nel villaggio di Multyfarnham (Diocesi di Meath).
Robert Troy, membro del Parlamento irlandese, che in precedenza era su posizioni pro-life, ha dichiarato pubblicamente di aver votato per l’aborto nel referendum sull’aborto del maggio 2018.
In questo referendum, gli irlandesi hanno votato a stragrande maggioranza per la legalizzazione, annullando l’ottavo emendamento alla Costituzione della Repubblica d’Irlanda, che proteggeva il diritto alla vita di coloro che erano stati concepiti.
Nel dicembre 2018, Troy ha dichiarato alla stampa di aver votato per l’aborto al referendum l’anno scorso. Dal voto del maggio 2018, i vescovi sono stati divisi su come gestire le conseguenze della legalizzazione dell’aborto in Irlanda. In un’omelia il vescovo Kevin Doran, della diocesi di Elphin, ha denunciato i politici che lo sostengono, osservando che essi hanno ‘scelto una posizione che è chiaramente fuori della comunione con la Chiesa’.
Nel maggio 2018, il vescovo Doran aveva dichiarato che coloro che deliberatamente votano a favore dell’aborto devono confessarsi.
Il vescovo Cullinan di Waterford e Lismore ha affermato che coloro che hanno votato per l’aborto non dovrebbero andare alla comunione a meno che non si pentano e confessino. Tuttavia, il vescovo Cullinan ha anche detto che non negherà a questa gente la santa comunione, “perché si rischia di politicizzarla”.