“Ha più morti innocenti sulla coscienza Totò Riina o Emma Bonino?”, si è chiesto don Francesco Pieri sulla sua pagina Facebook. Il religioso e docente alla Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna, sembra che non volesse fare alcuna provocazione ma ribadire una cosa risaputa nella Chiesa Cattolica: l’aborto equivale all’omicidio. Infatti, don Pieri in commenti successivi ricorda che il Concilio Vaticano II, in Gaudium et spes “mette l’aborto (non importa se legalizzato, ospedalizzato e mutuabile o no) in serie con “genocidio, omicidio volontario” e altri crimini orrendi (GS 27), tra cui certamente quelli di mafia, e lo definisce “abominevole delitto” (GS 51). Solo che vedo meno gente disposta a indignarsi e schierarsi per “questi” innocenti. Anche tra chi metterebbe la mano sul fuoco per il Vaticano II”.
Anche don Massimo Vacchetti, vice-economo della Curia e responsabile della Pastorale dello sport, ha messo “mi piace” al post.
“Moralmente non c’è differenza” tra gli omicidi di Riina e gli aborti sostenuti dall’ex ministra radicale. “Il che non rende certo migliore Riina, ma dice qualcosa sulle nostre ipocrisie diffuse”.
Don Pieri ha voluto ricordare anche il cardinale Giacomo Biffi, morto nel 2015, che diceva: “la massima vergogna del ‘900, che pure ha conosciuto le più orrende infamie della storia, come i molti e diversi genocidi che sono stati perpetrati, resta senza dubbio la legalizzazione dell’aborto”.
IL TITOLO è UNA DOMANDA CHE QUESTO PRETE SI FA, NON UNA RISPOSTA CHE ” RIMBALZA A CIASCUNO DI NOI. tUTTIO QUA. nON HA AFFERMATO CHE LA bONINO SIA PIù COLPEVOOLE….se lo e’ chiesto!