di Lucilla Denti
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Uno spazio espositivo ‘con l’anima’, che promuove in totale libertà un approccio multidisciplinare all’arte contemporanea, dalla pittura, alla scultura, passando attraverso la street art e la fotografia; un’occasione per gli artisti di dialogare con la società attraverso incontri e conferenze affrontando il rischio del confronto; un incubatore virtuoso di nuovi talenti da tutto il mondo…Questo è la Agostino Art Gallery di Milano che sarà presente quest’anno alla mostra mercato YouNique Fine Craft Art & Design di Lugano (Svizzera) dal 25 al 27 marzo (Villa Ciani, c/o Palazzo dei Congressi, Piazza Indipendenza 4, 3° piano) con 40 metri di spazio espositivo ricco di proposte stimolanti.
In primo piano, due opere disponbili anche in NFT, non-fungible token, a tema religioso e di forte impatto emotivo, tre provocazioni in una.
Senza parole, olio su canvas del 2023, 70×90, di Fabrizio Vatta che coglie Papa Giovanni Paolo II nel fatidico momento dell’urlo senza voce a causa della malattia, e Il Cappello, acrilico su tela di Milo Lombardo, del 2005, cm 150×120, con garanzia di unicità in NFT.
Gli NFT, come si sa, sono da qualche anno la nuova frontiera della tecnologia blockchain e della proprietà intellettuale on line e la Agostino Art Gallery, unendo il fisico con il digitale e il sacro, intende lanciare un forte messaggio non solo artistico ma anche etico: “In controtendenza rispetto alla ricerca del bello come ‘levigatezza’, ‘che non ferisce e neppure offre alcuna resistenza’, come nota il filosofo Byung-Chul Han, che non provoca che un semplice ‘like’, – spiega la gallerista Cinzia Lampariello – vogliamo sostenere un’arte, che anche nelle più disinvolte espressioni moderne, ritrova il suo senso, la sua magia, stimolando le più profonde domande dell’umanità, alle quali ogni generazione non può e non deve sfuggire. Specie nella crisi drammatica che l’Occidente sta vivendo. Il ruolo del gallerista allora è quello di guida nell’orizzontalità delle proposte, attraverso opere e ricerche non necessariamente vicine dal punto di vista linguistico e formale, purché accomunate da qualità, serietà e profondità di pensiero”.
Altre opere da non perdere, nomi ormai appartenenti al ‘classico’ contemporaneo come Marco Lodola, ma anche firme dirompenti come Tvboy, nome d’arte del palermitano quarantatreenne Salvatore Benintende, artista di strada, esponente del movimento NeoPop. Tvboy” è l’alter ego dell’artista simbolo di contrasto alla massificazione delle nuove generazioni alimentata dalla tv. Inoltre, Gumm, con We will rock you, 2022, titolo che fa riferimento alla Regina Elisabetta, che durante il Giubileo teneva il tempo di questa famosa canzone dei Queen con un cucchiaino da tè, e i PichiAvo con Lefkos Eros, del 2022, soggetto classico retroilluminabile per una provocazione sensoriale.
In tutto i titoli disponibili sono una quarantina. Agostino Art Gallery ha inaugurato la propria attività nel 2022 a Milano, in via Solari 72, per iniziativa di Cinzia Lampariello Ranzi e Giacomo Christian Giulio Ranzi, coppia nella vita e nel lavoro, accomunata dalla passione per l’arte contemporanea. Un interesse che ha portato Cinzia Lampariello e Christian Giulio Ranzi, fin dagli Anni ‘80, a viaggiare e a scoprire talenti internazionali entrati a far parte della loro collezione privata. Le mostre alla Agostino Art Gallery sono spesso tematiche e affrontano argomenti attuali e drammatici come la guerra, ma anche temi legati al costume e alla società. Il nome Agostino è stato scelto in omaggio al grande santo cattolico sostenitore della volontà libera anche dalla ragione, per dare un messaggio di apertura alla ricerca, senza condizionamenti. Anche il logo della galleria, di Escher, richiama la libertà di interpretazione: il triangolo di Penrose, una figura geometrica, è in realtà un’illusione. Sembra tridimensionale ma in realtà non lo è: un invito agli spettatori ad andare oltre le apparenze, a lasciare la mente libera di fantasticare, di trovare in ogni opera d’arte spunti personali anche contradditori. Agostino Art Gallery svolge inoltre attività di ricerca e di scouting, sostenendo i giovani artisti e presentando in anteprima autori internazionali mai esposti in Italia o in Europa. All’esposizione d’esordio, dedicata alla ricerca di Michele Tombolini, ha fatto seguito “Lilibet. The Queen”, mostra-omaggio a Sua Maestà la Regina Elisabetta II, con una capsule collection di opere realizzate da Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy, Alberto Petrivelli, Walter Davanzo e Gumm, e il personale omaggio alla pittura di Fabrizio Vatta.