“Il rapporto tra Padre Pio e San Giovanni Rotondo è una miniera di frutti spirituali”. Lo dice in questa intervista il noto scrittore cattolico e giornalista Renzo Allegri che a Padre Pio ha dedicato tanti studi e libri e da ultimo il fortunato volume La Passione di Padre Pio, edito per Mondadori. Il 28 luglio si sono celebrati i 100 anni della presenza di Padre Pio nella cittadina garganica. Da quel giorno di cento anni fa, Padre Pio non ha più lasciato San Giovanni Rotondo da vivo, solo ultimamente le sue spoglie mortali sono state traslate a Roma in occasione del Giubileo.
Allegri, 100 anni di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, qual è il bilancio?
” Lui fu profetico. In una lettera ai suoi genitori, subito dopo l’ arrivo a San Giovanni Rotondo scrisse che non sarebbe più andato via e così fu. Si verificarono innumerevoli tentativi volti al suo allontanamento forzoso, ci provarono in tanti a smuoverlo, venne interessato persino il Duce, ma non vi fu verso. Il sollecitato trasferimento del santo non si è mai verificato e lui è rimasto sino alla morte a San Giovanni Rotondo”.
Paradossalmente furono maggiormente i laici ad apprezzarlo rispetto agli uomini di Chiesa…
” In effetti le cose stanno in questo modo. I laici seppero capirlo bene , certi uomini della gerarchia ecclesiastica no. Non è giusto dire che fu la Chiesa istituzione a perseguirarlo, ma solo alcuni elementi invidiosi. Eppure, pur bastonato e avversato da membri della Chiesa, Padre Pio ha mantenuto tra i fedeli intatta la sua credibilità e popolarità, la gente gli ha sempre voluto bene, ecco la fama di santità”.
Che cosa ha significato Padre Pio per San Giovanni Rotondo?
” Moltissimo. Prima di tutto sotto il profilo spirituale, ma anche in termini di benessere sociale ed economico. Prima di lui, San Giovanni Rotondo era certamente un paese bello, ma poco noto. Grazie a lui ha ottenuto visibilità e benessere. Ne hanno guadagnato tutto il Gargano e la Regione. Poi pensiamo all’ Ospedale Casa Solievo edificato per volontà del santo con fondi eleargiti da suoi estimatori come Brunatto e l’ Unra. Il Gargano gli deve tanto”.
Nella Chiesa cattolica, chi lo ha osteggiato?
” Le ripeto, non possiamo accusare la Chiesa istituzione, ma solo alcuni uomini forse gelosi o in errore. Pio XI probabilmente è stato il più accanito a causa delle relazioni negative, superficiali e persecutorie di Padre Gemelli le cui diagnosi vennero redatte senza neppure averlo visitato”.
Giovanni Paolo II lo ha sempre apprezzato..,
” Verissimo, sia per il miracolo avvenuto ad una sua amica di Cracovia grazie alla intercessione di Padre Pio, sia per una settimana che il polacco passò nel 1948 a San Giovanni Rotondo dal frate”.
Bruno Volpe