Recentemente Papa Francesco ha canonizzato Madre Teresa di Calcutta, ora Santa. Un noto giornalista e scrittore cattolico, Renzo Allegri la ha conosciuta personalmente ed infatti, nella messa di ringraziamento celebrata dal Segretario di Stato Cardinal Parolin questi ha citato proprio Allegri. I ricordi del giornalista e delle sue conversazioni con la santa sono condensati in un bellissimo libro edito per Ancora dal titolo “Madre Teresa mi ha detto.” La Fede Quotidiana ha intervistato lo scrittore.
Perchè proprio quel titolo?
“Ho avuto il privilegio di parlare molte volte con Madre Teresa e in quel volume ho riassunto una serie di conversazioni avute con lei in una delle case delle suore a Roma sulla Casilina. Mi recavo di mattino e registravo col suo assenso ore di dialogo. Una vera, grande sorgente di amore”.
Che idea si è fatto?
” Di una persona interamente dedicata a Dio attraverso l’ amore per gli ultimi. Era la libertà fatta persona priva di condizionamenti esteriori e da questo punto di vista coincideva con la medesima visione di Giovanni Paolo II che nutriva per lei enorme stima. Ritengo che il suo carattere fosse testardo e forte, certamente in senso buono”.
Nei tanti ricordi si è parlato e si parla, anche con ragione, della santa in senso sociale, eppure lei ha detto anche cose politicamente scorrette, per esempio sull’ aborto…
” Infatti è proprio così. Oggi esiste la moda di preoccuparsi per i cani abbandonati, per gli animali e la natura, cose sicuramente belle. Però non constato la stessa energia nel censurare e condannare l’ aborto che era e rimane un orribile omicidio. E allora arriviamo all’ assurdo di far diventare i cani e gli animali quasi più importanti degli uomini e della loro vita”.
Che considerazione ha avuto Madre Teresa di Padre Pio?
“Lo stimava e non ne ha mai fatto mistero. Anzi fu a San Giovanni Rotondo a pregare sulla tomba del cappuccino quando il suo processo di beatificazione era ancora aperto e in piedi”.
Parliamo di Madre Teresa e la carità…
” La dispensava a tutti e specialmente agli ultimi. Era un gigante della misericordia, quella vera che non vuole e non chiede contropartite di riconoscimenti e gloria personale o finanziamenti. Pochi sanno che le sue suore, per volontà della fondatrice, assieme ai tradizionali voti di obbedienza, povertà e castità fanno quello di gratuità, in omaggio al gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.
Bruno Volpe