“Dio scrive dritto su righe storte e la verità su Medjugorje verrà fuori, ottimi i frutti spirituali”: lo sostiene in questa intervista a La Fede Quotidiana Riccardo Caniato, giornalista, caporedattore di Studi Cattolici, portavoce della eccellente editoriale Ares e soprattutto autorevole studioso della Madonna alla quale ha dedicato, assieme a Vincenzo Sansonetti, un interessante libro: Maria alba del terzo millennio, ispirato proprio a Medjugorje.
Caniato, il Papa di ritorno da Fatima, ha parlato della Madonna di Medjugorje come postina, una bocciatura?
” Io penso di no. Non voglio alimentare polemiche che non servono e perchè la Chiesa non ne ha alcun bisogno. Papa Giovanni Paolo II in tante occasioni ha confessato di credere a Medjugorje, però ha confinato questa sua idea ad opinione personale, senza coinvolgere o impegnare la Chiesa. Sono certo che anche Papa Bergoglio avrà lo stesso comportamento . Lui ha lo spirito tipico dell’ America Latina, parla molto e spesso in modo spontaneo, diversamente dal suo predecesore che sapeva meditare maggiormente o comunque controllava tutto rigorosamente. Ricordo a me stesso che quello che dice il Papa in interviste merita rispetto, ma non è Magistero, non impegna il credente. In quanto a Medjugorje sono convinto che Dio scrive dritto su righe storte e la verità verrà fuori. E’ un poco la stessa cosa che successe con Padre Pio ed infatti, la verità alla distanza si è palesata”.
Innegabile che una situazione di confusione esista. Il Papa pare esprimersi negativamente, la commissione Runini si attesta sul ni, l’inviato del Papa Monsignor Hoser parla in termini positivi..
” Le ripeto, è vero che pare esserci una certa confusione della quale sarebbe auspicabile fare a meno, ma io bado alle cose positive. In quanto al Papa, ha il desiderio di essere schietto è un suo modo di essere e non possiamo farci nulla. Del resto chi vuole credere a Medjugorje crederà lo stesso, esternazioni a parte”.
Esiste un legame tra Fatima e Medjugorje?
” Certo. Medjugorje porta a compimento Fatima, è il messaggio che invita alla santità. La reale modernità di Medjugorje e dunque delle apparizioni, è l’ invito ad essere santi nella vita di ogni giorno, a compiere in modo straordinario l’ ordinario, la vocazione universale alla santità. Medjugorje non è chiasso, ma silenzio e bontà”.
Il Papa, tuttavia, non ha negato i frutti spirituali..
” Quelli sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, ottimi. Lo ribadisco, che alimentare polmiche oggi è inutile, in un momento nel quale anche nella Chiesa si respira un clima di divisione . Nel modo attuale dove esiste qualcosa di santo, questa è osteggiata. A Medjugorje si toccano con mano i frutti della conversione, le vocazioni, tanti hanno cambiato vita”.
Bruno Volpe