Uno storico molto acuto, non credente, quale è Roberto Gervaso (indimenticabili i suoi volumi di storia scritti con Indro Montanelli) , ci parla dell’ attuale momentaccio nel Vaticano con la consueta schiettezza.
Gervaso, in tanti oggi parlano di una specie di complotto contro il Papa e la Chiesa, lei concorda?
“Non lo credo ed anzi lo escludo. Nella millenaria storia di questa istituzione, la Chiesa cattolica, sono sempre avvenute situazioni come questa e persino più gravi, sin dai tempi dei Borgia. Momenti di scontro ed asperità, specialmente tra fazioni interne e contrapposte, sono normali. La Chiesa cattolica, i credenti dovrebbero saperlo, è pur sempre una istituzione divina, ma con volto e sostanza umane, pertanto risente di questa fragilità. Diciamo che oggi esiste una situazione di forte tensione”.
Come è spiegabile?
“Questo Papa, Bergoglio, non è amato, anzi direi che è addirittura odiato da gran parte della Curia che non sopporta certe fughe in avanti. Bergoglio, dal canto suo, ci ha messo molto del suo per farsi odiare in quanto non è accomodante, ma soprattutto falsamente collegiale, in verità è accentratore, dispotico ed autoritario”. Esiste una lobby gay nella Chiesa? “Esiste ed è anche molto potente come nel mondo. Questa lobby odia più Bergoglio che i suoi predecessori, perché non ha gradito le sue parole. Penso che ne vedremo delle belle e la lobby non lo lascerà in pace”.
Stessa cosa era accaduta a Ratzinger.
“Tra Bergoglio e Ratzinger esiste una profonda e netta differenza. Ratzinger era uomo di Chiesa nel senso pieno della parola, nato prete e morirà prete, Bergoglio è un gesuita allo stato puro, nella peggior accezione del termine. Forse non crede neppure al Dio cattolico, del resto ha espresso varie volta una sorta di relativisimo e sappiamo quanto questo punto piaccia, come entità universale, ad altra lobby, la massoneria. Ratzinger nella sua posizione dottrinaria da Sant’Uffizio ha pagato la sua coerenza, la sua onestà materiale ed intellettuale”
Bergoglio non è in cima alle sue simpatie…
“Trovo alcuni spunti di questo pontificato populisti, nel peggior senso del termine, una sorta di populismo demagogico sudamericano, poco gradevoli. Penso che non sia coerente un Papa che viaggia con la ventiquattrore nera, sale sulla Panda, ma ha l’ aereo di Stato. Con questi mezzi è facile cercare ed ottenere consensi dalla pancia della Chiesa cattolica. Ma alla fine, alla lunga, resterà Ratzinger con la sua alta scienza , non Bergoglio. Ritengo che si sia presa una brutta strada. La Chiesa ha bisogno di gradualità, come dimostra la sua storia, e qui si passa quasi dalla sedia gestatoria al pony express. La Chiesa ha bisogno delle sue certezze, della sua liturgia di sempre, del rispetto della ieraticità e sacralità della funzione papale, cose che Ratzinger, con qualche caduta, assicurava. Da non credente e fossi ateo, vorrei Bergoglio che rischia di far scivolare la Chiesa, che poco alla volta sta spaccando. Nella sua rigidità, Ratzinger la teneva unita e dava fastidio”.
Bruno Volpe
L’esorcista Fortea ha ragione quando sottolinea l’importanza dell’opera di Maria Valtorta. Bisognerebbe domandarsi però quanti vescovi, oggi, credono a tutto il Vangelo, perché di questo tratta l’opera valtortiana, specie l’opera maggiore “L’Evangelo come mi è stato rivelato”.
Io ritengo che Papa Francesco sia profondamente detestato da tutti quei cattolici che preferiscono anteporre le regole e la fredda dottrina alla persona umana con tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Trovo un po’ complicato rinchiudere gli esseri umani in una fredda gabbia dottrinale; per carità, le regole vanno bene e servono a mantenere l’ordine nella nostra società, ma l’essenza profonda di ciascuno di noi aspira a ben altro, aspira a qualcosa di molto più intimo e avvolgente di mere regole e dettami.
Questo Papa, pur tra mille strafalcioni e leggerezze evitabili, va a toccare forse proprio quelle corde più nascoste e profonde della gente. E’ più che naturale che le persone si sentano attratti più da parole di perdono ed accoglienza piuttosto che dai freddi dettami della dottrina. I cattolici più bigotti non perdonano al Papa quella sua piccola, esile parola di speranza rivolta agli omosessuali, categoria che molto probabilmente, nell’immaginario cattolico è e deve restare “umanità di serie C”, astutamente dimenticando che non ha fatto altro che ribadire ciò che già è contenuto nel Catechismo.
E’ il Bergoglius Maleficus che complotta contro la Santa Chiesa Cattolica Romana…!
Dopo tanti libri letti e scritti non avete capito proprio niente o fingete di non capire creando vittimismo fuori luogo…!?
Papa Bergoglio
Papa fantastico
Veritiero
Tempestivo