“Era l’ uomo più capace di reali, forti,veri rapporti di amicizia nella quale sempre ha creduto. Sapeva e voleva aiutarti quando credeva in te”: la testimonianza su Giovanni Paolo II arriva dal V. Presidente Emerito della Camera de Deputati, il filosofo Rocco Buttiglione, grande amico personale di Giovanni Paolo II, di casa in Polonia al punto che nella sala giunta del Municipio di Lublino accanto al ritratto del Papa polacco sta quello di Buttiglione.
Presidente, che idea personale ne ha ricavato?
“Era l’uomo più umano, più capace nella realtà di essere amico che conoscessi , ti aiutava e sospingeva quando credeva in te. Era capace di dare la sua vita per gli amici, ricordandoci che Gesù ha creato una società di amici e non di schiavi. Amava ripetere che sull’ educazione ognuno è responsabile dell’ altro. Io ho avuto il privilegio di essergli amico e lo ho constatato”.
Era un uomo spiritoso?
“Possedeva grande e fine senso dell’ ironia. Quando per qualche seminario o problema convocava esperti, filosofi, economisti, teologi, ascoltava tutti con la mano sulla guancia. Possedeva grande capacità di ascolto. Poi alla fine redigeva la sintesi e lo faceva spesso bonariamente e con una battuta ironica, ma simpatica, guardandoti negli occhi. Non è mai stato sopra le righe, anzi sempre benevolo per indole”.
Tanti ne hanno parlato come uomo di preghiera: conferma?
“Lo sottoscrivo ed ho esperienze personali che me lo dicono. Un aneddoto. Mi invitò a Castel Gandolfo, residenza estiva ed io mi persi nei corridoi. Finii nella stanza delle scope e dei detersivi. Con mia meraviglia vidi in Papa inginocchiato ad in preghiera in quel posto inusuale. Ovunque avesse la possibilità di pregare e di estraniarsi lo faceva volentieri e non gli importava il posto. Metteva comunque la celebrazione e l’ eucarestia al centro della vita e sosteneva che questo sacramento cambia la vita dell’ uomo”.
Che relazione aveva con l’ Opus Dei?
“Era amico di Navarro Valls e non so se ebbe mai contatti personali col fondatore San Josè Maria Escrivà de Balaguer. Però, da quel che so, stimava molto la mistica e il modo di vivere dell’ Opus Dei e del suo santo fondatore”.
Bruno Volpe