“Legge sul testamento biologico? Più grave delle unioni civili, in gioco il valore della vita. Giusta una mobilitazione del popolo cristiano.” Lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il professore onorevole Rocco Buttiglione.
Professor Buttiglione, la convince la proposta di legge sul testamento biologico?
“Se ci fermassimo ad alcune parti come, per esempio il consenso informato, potrebbe anche essere accettabile. Il problema molto serio, che per la rende inaccettabile allo stato, è altro..”.
Quale?
” Questa proposta, maliziosa, porta con sè uno slancio ideologico negativo, anzi direi che è una legge figlia della cultura della morte e non della vita e allora mi sembra evidente che il vero scopo non è il consenso informato, quanto quello di far passare ed entrare anche da noi l’ eutanasia “.
Lei parla di legge ideologica, per quale ragione?
” Perchè viene fuori da quella falsa cultura o ideologia della morte in base alla quale chi è vecchio, malato, improduttivo o crea problemi deve essere scartato ed è meritevole di morire. Persino, per qualche mente devastata si potrebbe arrivare anche ad un risparmio sociale. Infatti morendo l’ anziano o il malato, si evita l’ erogazione di trattamenti sanitari o pensionistici”.
Insomma lei dice no…
” Dico un no chiaro e convinto. L’Udc voterà no, salvo che vengano accolti e per intero, tutti i suoi emendamenti . Questa legge, che lo ripeto, è assolutamente inaccettabile, assieme alla eutanasia, nega al medico il sacrosanto diritto alla obiezione di coscienza in ospedale. Le ribadisco che siamo davanti ad una legge che propone in modo netto il suo furore ideologico”.
Cioè?
” Deriva dal clima anticristiano che viviamo, vali quel produci e quel che sei. Sei fragile? Allora non vali nulla, meglio che muori. Per questo modo di pensare, la vita umana non è un dono, ma un diritto del quale fare quello che pare, e chi non la pensa a questa maniera è considerato retrogrado, arcaico, superato”.
I cristiani impegnati in politica che cosa possono fare?
” Penso che questa proposta di legge sia molto, ma molto più grave di quella delle unioni civili, perchè è in gioco la sacralità della vita umana ed è allora opportuna una mobilitazione del popolo cristiano. La vita umana non è una merce e va rispettata in ogni stato e grado”.
I vescovi italiani almeno si qui, non hanno alzato troppo la voce. In altre nazioni, vedi Polonia, davanti a leggi simili si sono fatti sentire, eccome…
” Ogni nazione ha i suoi vescovi con le loro sensibilità, mi auguro che anche qui facciano sentire la loro voce. In quanto alla Polonia in quel paese la Chiesa cattolica gode di asosluta fiducia e la gente si fida per il ruolo giocato nei riguardi del comunismo. La misura giusta dei vescovi? Una via di mezzo tra quelli italiani e polacchi”.
Bruno Volpe
La chiesa cattolica oggi ha paura di dire la verità, di parlare chiaro. Gesù Cristo ha detto: “La verità vi farà liberi”. Ma nella chiesa c’è ancora qualcuno che ha fede?