Per Rocco Buttiglione, già vicepresidente della Camera, cattolico e rispettoso dei dettami della Chiesa, la legge sullo jus soli : “Contiene un principio in sè stesso giusto, ma arriva al momento sbagliato, occorre rivederla, e rinviarla ad altri tempi”. Insomma, può aspettare . La Fede Quotidiana lo ha intervistato.
Buttiglione, jus soli. Che cosa ne pensa?
” In linea di principio la legge contiene un principio condivisibile. Ma occorre tener presente, quando si legifera, la situazione concreta del Paese. Gli italiani sono giustamente preoccupati perchè in tema immigrazione, la situazione pare fuori controllo, lo Stato non controlla del tutto il territorio. E allora dico: prima pensiamo a rimpatriare chi non ha diritto a stare qui, poi ne riparliamo.Non è il momento adatto alla legge sullo jus soli, è il momento sbagliato”.
La convince questa legge?
” No. Peraltro è fatta male, anche se il principio sottostante è accettabile. Per dare la cittadinanza non basta il principio della automaticità della nascita. La cittadinanza implica una adesione reale e convinta agli ideali e alla cultura, anche giuridica, della nazione ospitante, sposarne in modo consapevole i principi. Le ripeto, sono molto perplesso. Per dare la cittadinanza occorre una verifica seria e rigorosa del merito”.
Perchè arriva al momento sbagliato?
” Perchè la politica di integrazione sin qui ha fallito. La gente, a torto o ragione, si sente minacciata dai clandestini. E allora, prima di pensare allo jus soli, un legislatore prudente deve risolvere il problema del controllo del territorio e quello molto altrettanto urgente dei rimpatri di chi non ha diritto a stare”.
I vescovi italiani sono per lo jus soli..
” Da cattolico sono sempre rispettoso dei vescovi che ascolto con piacere e con i quali non polemizzo. Ma i vescovi fanno giustamente i vescovi, i politici i politici. Cioè, stimo i vescovi, ma non faccio tutto quello che indicano in politica”.
L’Italia è un Paese razzista?
” Niente affatto, ma rischia seriamente di diventarlo se viene ancora esposta ad un processo migratorio incontrollato. Questo rafforzerà in tanti italiani la sensazione, magari esagerata, che l’ immigrato sia trattato meglio del cittadino. Ritengo che i migranti vadano aiutati nei loro paesi e non facendoli venire qui, esiste un diritto a non emigrare. Ai poveri della Nigeria, in prima battuta deve pensare il governo della Nigeria non quello italiano. Persino in teologia, cito sant’ Agostino, la carità parte dai vicini per arrivare ai lontani”.
La voterebbe oggi?
“Oggi no. E’ una legge sbagliata che arriva al momento sbagliato. “.
Bruno Volpe