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magister“Il Giubileo? Si è ridotto a simboli esteriori. La Amoris Laetitia è un documento ambiguo. Su Bergoglio tanto conformismo informativo.” Sono i punti salienti di questa intervista a La Fede Quotidiana di Sandro Magister autorevole vaticanista de L’Espresso ed animatore dell’ottimo blog Settimo Cielo.

Magister, alla fine del Giubileo che valutazione è possibile darne?

“ Certamente  ogni Giubileo è un momento importante nella vita della Chiesa e anche questo lo è stato. Ma penso che il Giubileo della Misericordia sia stato, per quanto riguarda la partecipazione, sotto tono rispetto ai precedenti. Tutto sommato, si è ridotto in gran parte al passaggio sotto le Porte Sante e dunque a riti esteriori”.

Nel magistero di Bergoglio è al centro la misericordia. Trova che questo insistente richiamo meriterebbe  un maggior abbinamento a giustizia e peccato?

“ In effetti è così. Penso che il brand misericordia come appunto il gesto di passare dalla Porta Santa, sia stato recepito e porto come un ombrello che copre  ed assolve tutto, un velo di buonismo a buon mercato che giustifica ogni condotta e comportamento. Probabilmente non si è insistito sulla necessità di ricordare che assieme alla misericordia, esiste la gravità del peccato e dunque la giustizia”.

Bergoglio è  popolare, specie nei media. Perchè?

“ La fortuna del suo successo mediatico consiste nella estrema facilità del linguaggio, un lessico molto semplice. Però, dal punto di vista del credente cattolico e della fede, non scuote e  lascia le cose esattamente come stanno. Non si registra una vera ripresa della e nella vita religiosa, men che meno un aumento di presenze alle messe domenicali. Certamente è mosso da sincera volontà di portare la Chiesa verso altri confini e questo è il suo obiettivo. Purtroppo questi confini oggi non  sembrano chiari. Innegabilmente nei suoi riguardi esiste un grande conformismo informativo”.

Amoris Laetitia qualche vescovo ha sollevato perplessità, che ne pensa?

“ Non vedo del relativismo nel documento e in particolare nel capitolo 8, però concordo con chi  lo definisce ambiguo e si desta a molte interpretazioni. Non escludo che si sia voluto mettere in moto un processo di  letture confliggenti”.

Quali sono le conferenze episcopali maggiormente critiche verso il Papa?

“ Quella degli Usa e specialmente la polacca. I vescovi della Polonia ultimamente hanno dichiarato in un documento che su famiglia e vita si sentivano maggiormente al sicuro con Giovanni Paolo II e mi pare una valutazione  severa. Gli italiani  tacciono, con una Cei di fatto commissariata  e un segretario paracadutato dall’alto”.

Bruno Volpe

 

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